La minaccia di Zelensky dopo gli attacchi su Mosca: «La guerra sta arrivando in Russia». Kiev alza i toni: «Hanno ottenuto ciò che volevano»

Per il portavoce dell’Aeronautica ucraina non c’è più bisogno di parlare di pace nell’entroterra russo

«La guerra sta tornando nel territorio della Russia» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che due droni ucraini sono stati abbattuti a Mosca, dopo aver danneggiato un edificio nel centro della città questa notte. Pur non rivendicando l’attacco, il presidente ucraino parla di un «processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto» quello che porta il conflitto in Russia «nei suoi centri simbolici e nelle sue basi militari». Poco prima era stato il portavoce dell’Aeronautica militare di Kiev, Yuriy Ignat, a commentare gli attacchi avvenuti nella notte a Mosca al canale United news, spiegando che i russi avevano ormai ottenuto ciò che volevano e che non si dovrebbe più parlare di pace russa nell’entroterra: «In Russia, e a Mosca in particolare – ha detto Ignat – c’è sempre qualcosa che vola. Ci sono persone che “non si preoccupano” della guerra, essa li sta già colpendo. Ci sono già certi stati d’animo in Russia, qualcosa sta arrivano e a gran voce… Quindi non c’è bisogno di parlare di pace russa nell’entroterra. Hanno ottenuto ciò che volevano».


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