La citazione di François Rabelais sul clima non esiste e non nega il cambiamento climatico

Perché la finta citazione di Rebelais non sarebbe una prova nemmeno fingendo che sia autentica

Da un po’ di tempo circolano su Facebook le finte citazioni (per esempio qui, qui, qui e qui) di un passaggio attribuito a François Rabelais, La vie de Gargantua et de Pantagruel, un testo risalente al 1542. Dovrebbe dimostrare che «non esiste nessuna emergenza climatica», perché del caldo ci si sarebbe sempre lamentati. Premettiamo subito, dunque, che si tratterebbe di un ragionamento fallace. Va infatti considerato come le temperature si sono innalzate dalla metà del XIX° Secolo a oggi in maniera estremamente veloce rispetto ai cicli precedenti, con una correlazione rispetto alle emissioni di gas serra che non ha eguali con gli altri fattori, quali l’attività solare, i vulcani, eccetera. Lo abbiamo spiegato e approfondito in diverse analisi precedenti, per es. qui, qui e qui. Tornando sul merito del testi che circola online, la citazione di François Rabelais sul clima non esiste.

Per chi ha fretta:

  • Il cambiamento climatico non si studia attraverso la letteratura classica, bensì producendo ricerche scientifiche, i cui risultati trovano concordi oltre il 99% degli scienziati che da decenni studiano il fenomeno.
  • La citazione attribuita a Rabelais presa come fonte reale non sarebbe dunque una prova di cui tener conto.
  • Ad ogni modo la citazione è falsa: non è stata trovata alcuna corrispondenza nei testi del letterato vissuto nel XVI° Secolo.

Analisi

La citazione viene condivisa generalmente nel seguente modo:

«Faceva sempre più caldo, un caldo intollerabile, le estati erano come inferni e gli abitanti dei villaggi non trovavano ristoro nemmeno nei torrenti e nei laghi, divenuti caldi come brodo. Qualcuno diceva che erano i segnali dell’imminente fine del mondo. Gli esperti scienziati borbottavano a tutto spiano salmi incomprensibili e paurosi, che facevano la fortuna dei preti, sempre più cercati da piagnucolanti fedeli in cerca di salvar l’anima. Quando l’estate finí, tutto tornò come sempre. Era stata la solita estate calda di ogni anno. I preti e gli uomini di scienza si erano arricchiti, mescolando con sapienza superstizione e paura. Sarebbe poi arrivato il solito inverno di sempre».
François Rabelais (1542)

La citazione non esiste

Secondo uno dei post più datati, il testo sarebbe tratto dal libro La vie de Gargantua et de Pantagruel del 1542:

Come hanno fatto notare per primi i colleghi di Butac, il passaggio in oggetto «non esiste nel volume citato. Non esiste neanche un brano simile; e nemmeno cercandolo in francese si trova qualcosa del genere attribuibile a Rabelais».

Per ulteriore conferma, abbiamo controllato tutti i volumi nella biblioteca online Project Gutenberg tradotti in inglese. Il risultato è lo stesso: non c’è alcuna traccia della citazione.

Conclusioni

La citazione di François Rabelais sul clima non esiste e non nega il cambiamento climatico.

Nessuno è al momento in grado di collocarlo in un’opera di François Rabelais, autore a cui viene attribuito. Anche ammettendo che fosse reale, comunque non può essere usato come prova in grado di rovesciare decenni di letteratura scientifica, che ha portato il 99% degli addetti ai lavori a essere concordi sull’esistenza di un cambiamento climatico dovuto all’attività umana.

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