De Luca indagato per danno erariale di 928 mila euro per le smart card Covid della Regione Campania

La procura della Corte dei conti vuole far luce sullo strumento che serviva ad attestare l’avvenuta vaccinazione, un “doppione” del Green pass nazionale

Vincenzo De Luca e altri cinque componenti della Unità di crisi allestita dalla Regione Campania per l’emergenza Covid sono stati chiamati a dedurre davanti alla procura della Corte dei conti territoriale. Al presidente l’atto è stato notificato questa mattina, 4 agosto, dalla Guardia di finanza. Gli viene contestato un danno erariale di circa 928 mila euro, pari al 25% del danno complessivo di 3,7 milioni di euro che gli inquirenti credono possa essere stato cagionato con l’operazione “smart card”. Si tratta di un attestato digitale di avvenuta vaccinazione pensato per i cittadini campani. La Regione, durante l’emergenza, ha acquistato da un fornitore centinaia di migliaia di queste smart card, che erano destinate alle Asl: ai sanitari il compito di distribuirle ai cittadini dopo aver effettuato la vaccinazione, per garantire loro la libertà di movimento. Il tema è che le smart card non sono mai state utilizzate: la distribuzione, presto sospesa, era prevista per maggio 2021, dunque successiva all’introduzione del Green pass, strumento sovrapponibile a quello ideato dalla Campania. Oltre a De Luca, sono stati chiamati a fornire deduzioni Italo Giulivo, coordinatore dell’Unità di crisi regionale, Antonio Postiglione, membro e vice dell’Unità di crisi, e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello. I destinatari del provvedimento saranno ascoltati dai sostituti procuratori incaricati del procedimento e potranno presentare memorie difensive a sostegno del loro operato. Nel frattempo, scrive Il Mattino, De Luca «si dice pronto a dimostrare la correttezza della propria condotta e la piena trasparenza amministrativa del suo operato».


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