La docente italo-statunitense accusata di aver falsificato i suoi studi fa causa ad Harvard: «25 milioni di dollari di risarcimento»

La professoressa accusa il prestigioso Ateneo di «campagna diffamatoria» nei suoi confronti

Era stata accusata di aver falsificato dei dati di alcuni suoi studi. Francesca Gino, docente e ricercatrice di economia comportamentale e di business administration all’Harvard Business School di Cambridge, ha deciso di fare causa per 25 milioni di dollari accusando l’Ateneo americano di «campagna diffamatoria». «Voglio essere molto chiara, non ho mai falsificato dati né avuto comportamenti scorretti di alcun tipo», ha detto la professoressa trentina, che dal 2007 ha pubblicato circa 135 articolo accademici ed è stata inserita tra i migliori docenti under 40 di business al mondo. Attualmente la docente è sospesa in via cautelare dalla prestigiosa università, dopo che tre economisti (Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joseph Simmons, ndr) l’hanno accusata – in un articolo pubblicato sul blog DataColada –  di aver falsificato i dati di uno studio risalente al 2012 e Harvard ha ritirato almeno tre delle sue ricerche. «Pur affermando di rappresentare l’eccellenza, hanno raggiunto conclusioni oltraggiose basate interamente su deduzioni, supposizioni e salti logici non plausibili», ha sottolineano Gino riferendosi ai tre ricercatori. «Hanno creato e perpetuato una falsa narrativa sulla mia etica e integrità, che ha avuto un impatto devastante sui miei amici, colleghi, collaboratori e, soprattutto, sulla mia famiglia», ha concluso la docente.


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