Salario minimo, torna online la petizione di Conte e Schlein andata in tilt per i troppi accessi. Bonelli: «Segno del successo»

L’obiettivo non dichiarato di Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra è superare 1 milione di firme

Dopo l’incontro con Meloni ma prima dell’iniziativa del Cnel, le opposizioni hanno lanciato la raccolta firme online a sostegno della loro proposta unitaria sul salario minimo. E lo hanno fatto con una petizione da sottoscrivere sul sito salariominimosubito.it, pubblicizzata anche sui profili personali dei leader di Paritto democratico e Movimento 5 stelle. Il lancio è stato un successo, anche troppo. Intorno alle 12.30 il sito è diventato irraggiungibile a causa dei troppi accessi, ed è rimasto così per diverse ore. La prima fase andava a buon fine, ma la conferma via email rimandava a una pagina di errore che impediva di completare il processo. «Stiamo cercando di rimediare, ci scusiamo», facevano sapere fonti del Nazareno prima che la piattaforma tornasse a disposizione. L’obiettivo non dichiarato è quello di raggiungere e superare 1 milione di firme, attraverso banchetti e firme online. «Se pensi anche tu che in Italia sia necessario fissare un salario minimo, mettici la firma! Abbiamo bisogno del vostro supporto», ha scritto sui social la segretaria del Pd, «è semplice, è immediato, basta firmare su salariominimoubito.it o nei banchetti della festa dell’Unità». Anche il leader dei 5 Stelle ha scritto sui social per sostenere l’iniziativa e criticando l’incontro di venerdì scorso con la presidente del Consiglio. «Coinvolgere il Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si è pubblicamente espresso contro questa misura, è solo un modo per gettare la palla in tribuna mentre 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori continuano a percepire paghe da fame», ha scritto su Facebook Giuseppe Conte, «la nostra proposta di introdurre un salario minimo di 9 euro lordi l’ora è in Parlamento e malgrado i tentativi della maggioranza di boicottarla non ci fermiamo! Da oggi potrete combattere insieme a noi questa battaglia, firmando la petizione popolare che lanciamo ufficialmente oggi insieme alle altre forze di opposizione. Facciamo sentire la nostra voce». In serata, il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha ringraziato i tecnici che hanno permesso di ripristinare il sito: «Per i troppi accessi contemporanei era rimasta irraggiungibile per qualche ora, segno chiaro dell’innegabile successo dell’iniziativa».


La posizione mediana di Calenda

Mentre Pd, 5 Stelle e Avs spingono per raggiungere il maggior numero possibile di firme e fare così pressione sul governo, il leader di Azione Carlo Calenda appoggia le petizioni ma non rigetta la mediazione del Cnel proposta da Meloni e chiede di continuare a dialogare con la maggioranza. «Il Cnel può aiutare a gestire il cambiamento di orientamento del governo sul salario minimo», ha detto a In Onda su La7, «Gli altri provvedimenti sul lavoro di cui ha parlato Giorgia Meloni sono condivisibili. Bisogna tenere il filo del dialogo se vogliamo portare a casa il risultato. Non stiamo parlando di qualcosa di nuovo ma di una misura che esiste da anni nei paesi Ue e del G7, ha tra l’altro detto».


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