Il consiglio di Enrico Vanzina al governo: «A scuola meno Promessi sposi e un film a settimana di commedia all’italiana»

La riscoperta in classe di quelle pellicole, secondo il regista, aiuterebbe a scoprire film che aiuterebbero a capire «chi siamo e da dove veniamo»

Dal regista Enrico Vanzina arriva un consiglio per il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara su come innovare i programmi scolastici. Domenica 13 agosto l’autore di “Sapore di mare” era stato intervistato dal rettore dell’Università Iulm di Milano, Gianni Canova, proprio per i 40 anni del fil che aveva celebrato la Versilia. Un appuntamento però che secondo Canova è stato snobbato dalle autorità locali, a cominciare dal sindaco di Viareggio che dopo aver sollecitato una festa in piazza a Viareggio si è visto rispondere che non ne sapeva nulla. «Gli ho scritto di nuovo – spiega Canova al Corriere – per spiegargli l’importanza dell’evento. E lui non ha più risposto. Questo atteggiamento dimostra l’assoluta insensibilità della classe politica nei confronti della cultura, dell’arte e del turismo». Per Enrico Vanzina niente di nuovo, dopo che per anni i suoi film sono stati giudicati con «una grande miopia di una certa critica di sinistra» che secondo lui «non ha capito l’importanza del cinema popolare italiano, che ha raccontato meglio di tutti questo Paese». E così arriva la proposta al governo da parte del regista: «Se fossi ministro, metterei qualche lezione in meno sui Promessi sposi e una volta alla settimana la proiezione di un film di commedia italiana per capire chi siamo e da dove veniamo. La commedia italiana – ha aggiunto – ha raccontato tutto in anticipo». E ricorda poi il riconoscimento ricevuto al Quirinale: «Quando Mattarella mi ha ricevuto per il David mi ha detto: “Finalmente un riconoscimento alla commedia di questo Paese”. Per me è stata una grande vittoria di Steno, Risi, tutti quanti…».


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