La telefonata della moglie e i 40 milioni dall’Arabia: perché Roberto Mancini ha lasciato la Nazionale

Le ragioni dell’addio del Mister: stufo dell’Italia, deluso dalle nomine, pronto a una nuova avventura

C’è una telefonata di sua moglie dietro le dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale. Una Pec da Mykonos ha chiuso il rapporto che durava da cinque anni e che ha portato alla vittoria a Euro 2020. Il post su Instagram pubblicato dal mister parla di ragioni personali. Silvia Fortini, avvocata, aveva individuato da tempo il cosiddetto «malessere» del Ct. Il quale ne aveva parlato anche con il presidente della Figc Gabriele Gravina. Una telefonata che si è conclusa con un «Grazie, presidente. Ci dormo sopra, la notte mi porterà consiglio». Poi è arrivata la mail con l’addio. Ma c’è anche chi parla di una «sopraggiunta mancanza di entusiasmo». E la consueta offerta faraonica dall’Arabia Saudita che sarebbe sul punto di accettare. Mentre il riassetto dei ruoli in Nazionale, che aveva visto l’addio di alcuni suoi fedelissimi, era stato concordato con la Federazione.


Stufo dell’Italia

Libero, che ieri per primo ha annunciato le dimissioni del Mancio, spiega che il Ct era innanzitutto «stufo dell’Italia». Troppe critiche dopo il fallimento del Mondiale e quello della Nations League. Che lo aveva portato sull’orlo dell’addio già a giugno. La paura del Mister era quella di restare senza squadra al primo passo falso. Mentre l’inizio delle qualificazioni non era stato scintillante. Per questo Mancini ha preferito farsi da parte prima dell’inizio della stagione. Repubblica invece racconta che la telefonata di Silvia Fortini a Gravina ha aperto la crisi. Il quotidiano spiega che il rinnovo della fiducia da parte della Figc, con i 3 milioni netti di ingaggio fino al Mondiale 2026, lo aveva dapprima rasserenato. Anche grazie agli spot con gli sponsor federali. Ma in cima alle tentazioni del Mancio c’è anche il Paris Saint Germain. Mentre la sconfitta in Nations League aveva riproposto i dubbi del mister.


Le nomine

Ogni tormento sembrava superato il 4 agosto dal ruolo di supervisore delle Under 21 e 20 e dal nuovo staff tecnico concordato con la Federcalcio. Il vice Bollini (campione europeo Under 19), gli assistenti Gagliardi, Barzagli e Salsano. E poi Nunziata all’Under 21, Lombardo all’Under 20 e Buffon nuovo capo delegazione, carica ricoperta all’Europeo da Vialli. Ma mancavano Nuciari, Lombardo ed Evani. Gagliardi e Salsano erano i suoi. Bollini, Barzagli, Nunziata e Buffon tutte nomine federali. Secondo il Corriere il “sì” alle nomine è diventato nel tempo un “nì”. La Gazzetta dello Sport invece parla di un’offerta dall’Arabia Saudita pari a 40 milioni di euro a stagione per tre anni. Si parla anche di una chiusura della trattativa in tempi brevi, ovvero massimo 48 ore. Sarebbe un epilogo pesante dal punto di vista dell’immagine proprio per lui. Che «scappa» in prima pagina mentre un fotomontaggio lo mostra già vestito da arabo.

L’offerta

Il quotidiano fa già l’agenda del mister. Dovrebbe debuttare con l’Arabia Saudita in settembre con un’amichevole con la Corea del Sud. Poi a novembre due partite di qualificazione per il Mondiale 2026. A gennaio c’è la Coppa d’Asia. A marzo e a giugno altre qualificazioni. Paolo Ziliani sul Fatto Quotidiano punta invece il dito sulle nomine degli “juventini” Buffon e Barzagli. Che avrebbe portato a un “sovvertimento” unito alle voci di un gentleman agreement tra Figc e Juventus sull’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina della Nazionale.

La mamma Marianna

Intanto la mamma di Mancini, Marianna, parla in un’intervista al Quotidiano Nazionale della decisione del figlio. Dice che non ne sapeva nulla: «Sono rimasta sorpresa anche io». Dice anche che «sta in Francia in villeggiatura» nonostante le cronache lo diano in Grecia. Il 2 agosto è venuto per festeggiare il suo compleanno, poi il 5 è ripartito per la Sardegna. E aggiunge che «non ha mai superato la morte di Gianluca Vialli». Aggiungendo che al posto suo hanno deciso «di mettere qualcun altro, ma non mi ricordo neanche chi sia». Infine, conclude che i genitori gli saranno sempre vicini.

In copertina: fotomontaggio da La Gazzetta dello Sport

Leggi anche: