No! La FDA non ha cambiato idea sull’Ivermectina contro la Covid-19

Il The Epoch Times veicola una notizia fuorviante sull’uso del farmaco

Secondo diversi post social, via Facebook e Twitter, circola la narrazione che la FDA avrebbe autorizzato i medici ad utilizzare l’Ivermectina per i pazienti Covid-19. La prova sarebbe una dichiarazione rilasciata in tribunale da parte di un avvocato dell’agenzia, Ashley Cheung Honold. Ad alimentare tale narrazione è un articolo del 10 agosto 2023 del The Epoch Times, sito noto per la diffusione di notizie fuorvianti. In realtà, la FDA non ha cambiato idea sull’Ivermectina contro la Covid-19.

Per chi ha fretta:

  • La narrazione si basa su una causa intentata da un gruppo di medici contro la FDA e le altre agenzie americane.
  • Il gruppo accusa le agenzie di aver vietato ai medici l’uso dell’Ivermectina nei pazienti Covid-19.
  • In realtà, le agenzie avevano sempre raccomandato di non usarlo nei pazienti Covid-19.
  • La fonte della “notizia” aveva pubblicato un articolo simile nel novembre 2022.
  • La causa venne archiviata nel dicembre 2022, ma il gruppo di medici ha presentato opposizione.
  • Il gruppo di medici è noto per aver diffuso informazioni fuorvianti sulla Covid-19.

Analisi

Ecco uno dei post che condivide la narrazione:

“I medici sono liberi di prescrivere l’Ivermectina per il trattamento del COVID-19, ha affermato questa settimana un avvocato che rappresenta la Food and Drug Administration (FDA) statunitense. “La FDA riconosce esplicitamente che i medici hanno l’autorità di prescrivere l’Ivermectina per curare il COVID”, ha detto Ashley Cheung Honold, un avvocato del Dipartimento di Giustizia che rappresenta la FDA, durante le discussioni orali dell’8 agosto presso la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il 5° Circuito.”

La “notizia” è stata rilanciata in Italia anche da Heather Parisi via Twitter:

Da “non sei un cavallo, non sei una mucca. Ma davvero. Tutti voi. Fermatevi!” a “FDA riconosce esplicitamente che i medici hanno l’autorità di prescrivere #Ivermectin per trattare #COVID” (cit. Ashley Cheung Honold, avvocato che rappresenta e difende la #FDA davanti alla Corte di Giustizia nella causa intentata da tre medici). Senza pudore, senza vergogna.

La narrazione viene veicolata anche attraverso altre immagini e rappresentazioni, sostenendo quanto segue:

L’Fda da l’approvazione all’uso dell’Ivermectina per trattare il covid. Però quando amministravano vaccini era SOLO una medicina per cavalli… Una follia complottista Avevamo ragione, come sempre.

Nessuna approvazione dalla FDA

Ad oggi, 15 agosto 2023, nel sito della FDA non è presente alcun comunicato che riporti un cambio di rotta. Non è presente alcuna modifica dell’elenco dei farmaci contro la Covid-19 (archiviato qui) che riporti l’Ivermectina come farmaco “approvato” contro la malattia. L’unica approvazione per l’uso dell’Ivermectina riguarda le infezioni parassitarie e la stessa cosa vale per l’Italia.

Ancora oggi, il sito della FDA sconsiglia l’uso dell’Ivermectina contro la Covid-19 attraverso la famosa pagina legata allo slogan “Tu non sei un cavallo”.

La fonte della disinformazione

La fonte della narrazione è un articolo del 10 agosto 2023 dal titolo «Doctors Can Prescribe Ivermectin for COVID-19: FDA Lawyer» del The Epoch Times. Il sito è noto per aver diffuso diverse teorie del complotto e disinformazione sulle elezioni americane del 2020 e sulla pandemia Covid-19.

L’intera vicenda si basa su una causa intentata da un gruppo chiamato “America’s Frontline Doctors”. L’unione di tali medici è nota per la diffusione di teorie non dimostrate sul trattamento della Covid-19 negli Stati Uniti (ne parliamo qui). I rappresentanti accusano le agenzie sanitarie americane di aver vietato ai medici l’uso dell’Ivermectina contro la Covid-19.

L’articolo riporta le dichiarazioni di Ashley Cheung Honold, avvocato che rappresenta la FDA e le altre agenzie sanitarie citate in giudizio, rilasciate in aula martedì 8 agosto 2023:

La FDA riconosce esplicitamente che i medici hanno l’autorità di prescrivere l’Ivermectina per curare il COVID.

Quanto basta per far intendere che ci sia un dietrofront da parte delle autorità sanitarie americane sull’uso del farmaco. In realtà, non è cambiato niente.

La dichiarazione riguarda la mozione presentata per archiviare il caso, in quanto la FDA non aveva vietato di usare il farmaco nei pazienti Covid-19, ma raccomandato di non usarlo. Le accuse del gruppo di medici sono smentite dalle stesse pubblicazioni presenti nei siti delle agenzie, inclusa la FDA.

La “non notizia” del The Epoch Times

Questa narrazione non è affatto nuova. Anche nel mese di novembre 2022 circolavano affermazioni simili riguardanti la stessa identica causa presentata dal gruppo “America’s Frontline Doctors”. Anche all’epoca, gli avvocati che rappresentavano la FDA e le altre agenzie avevano spiegato che quelle fornite sull’ivermectina erano raccomandazioni e non divieti. Non è una novità nemmeno per il The Epoch Times che pubblicò un articolo del 19 novembre 2022 dal titolo «FDA Says Telling People Not to Take Ivermectin for COVID-19 Was Just a Recommendation».

La causa venne poi archiviata nel dicembre 2022, ma il gruppo di medici ha poi impugnato la decisione portando ai fatti attuali dove al momento non è cambiato alcunché.

Un altro precedente

Una narrazione simile era circolata nel settembre 2022. All’epoca si sosteneva che l’Ivermectina fosse stata inserita come farmaco anti Covid-19 dal National Institute of Health (NIH). Bastava visitare il sito dell’agenzia per leggere che veniva sconsigliato l’uso del farmaco nei pazienti Covid. L’unica eccezione era per i trial clinici («The Panel recommends against the use of ivermectin for the treatment of COVID-19, except in clinical trials»).

Le prove sull’efficacia non si decidono in tribunale

Non esistono ad oggi studi che confermino l’efficacia dell’ivermectina contro il Sars-CoV-2 negli esseri umani. I sostenitori del farmaco hanno fatto credere il contrario a una moltitudine di persone nel mondo attraverso studi inadeguati e con narrazioni fuorvianti (ne parliamo qui, qui e qui).

C’è soltanto uno studio che viene ripetutamente citato come prova dai sostenitori del farmaco, svolto però in vitro e dunque non sull’essere umano. In base ai risultati di questo studio, sarebbero necessarie dosi fino a 100 volte superiori a quelle approvate per l’uso umano come spiegato nel sito del NIH nella scheda dell’ivermectin:

Ivermectin has been shown to inhibit replication of SARS-CoV-2 in cell cultures.3 However, pharmacokinetic and pharmacodynamic studies suggest that achieving the plasma concentrations necessary for the antiviral efficacy detected in vitro would require administration of doses up to 100-fold higher than those approved for use in humans.

Ricordiamo lo slogan “Tu non sei un cavallo”

Il famoso slogan dei “Tu non sei un cavallo” diffuso dalla FDA, contestato dai sostenitori del farmaco, ha un fondamento. Infatti, come spiegato nell’apposita sezione del sito, la FDA aveva riscontrato diverse richieste di assistenza medica da parte di pazienti che sono stati ricoverati in ospedale dopo l’assunzione “fai da te” di Ivermectina destinata ai cavalli.

Conclusioni

Ad oggi, la situazione rimane la stessa da diversi anni e la FDA non ha cambiato idea sull’Ivermectina contro la Covid-19. The Epoch Times è riuscito a veicolare un’informazione del tutto fuorviante, scatenando diversi utenti nella diffusione di un’interpretazione della realtà falsa su un farmaco che negli Stati Uniti ha causato problemi alla salute dei cittadini che ne hanno fatto uso.

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