La casa degli orrori della «killer dei gatti», verso un nuovo sgombero a Roma: che ne sarà degli animali rinchiusi

Nel 2017 l’Ama aveva raccolto 16 tonnellate di rifiuti e 4 gatti morti. Ma il caso non è ancora stato risolto

Conosciuta in tutta Roma come la «killer dei gatti». L’accumulatrice seriale che raccatta gatti randagi per le strade della Capitale dovrà lasciare il suo appartamento a Re di Roma per permetterne la pulizia. Un’abitazione di 150 metri quadri – scrive Il Messaggero – ridotta a una vera e propria discarica, dove vivono i felini tra cumuli di spazzatura. Ma ben presto, l’incubo durato vent’anni potrebbe finire. Dopo le denunce di vicini, residenti della zona, decine di associazioni animaliste, il sindaco Roberto Gualtieri ha infatti firmato un’ordinanza che dispone lo sgombero e «il recupero delle condizioni di salubrità» della casa «attraverso interventi di disinfezione e sanificazione». Mentre per quanto riguarda gli animali, «la verifica della presenza di gatti all’interno dell’appartamento con il loro ricovero presso luoghi alternativi entro 30 giorni dalla presente ordinanza».


«Un incubo durato vent’anni»

La situazione della 63enne è nota alla procura di Roma: nel 2017, infatti, l’Ama ha raccolto circa 16 tonnellate di rifiuti e 4 gatti morti all’interno dell’appartamento. Ma dopo il blitz delle Guardie Zoofile Ambientali (Norsaa di Roma), la situazione era tornata come prima. Di qui, le denunce dei vicini e degli attivisti che al quotidiano romano hanno fatto sapere di «avere appreso con soddisfazione la notizia dell’ordinanza sindacale di sgombero. Questa – spiega l’avvocato Michele Pezone Coordinatore Ufficio Legale LNDC Animal Protection – è un vicenda che stiamo seguendo da tempo e abbiamo avuto un ruolo attivo anche nella fase della predisposizione della precedente ordinanza Raggi». Quella di Gualtieri non è la prima ordinanza emanata nei suoi confronti, anche l’ex sindaca grillina aveva disposto all’epoca il salvataggio dei gatti e il divieto per la donna di detenere animali domestici nell’appartamento. Provvedimento che, però, non ha portato gli effetti dovuti. Ma, ora, con questa nuova misura, gli attivisti si augurano «che la situazione venga finalmente gestita da parte di tutte le figure istituzionali competenti», ha concluso il legale. 


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