Neonato abbandonato a Taranto, la madre vuole riconoscere Lorenzo: fallito il primo tentativo

La donna aveva spiegato di aver abbandonato il neonato subito dopo il parto per paura di perdere il lavoro da badante

La mamma ha deciso di riconoscere il piccolo Lorenzo, il neonato abbandonato lo scorso sabato a Taranto vicino a un cassonetto e poi salvato dopo essere stato ritrovato per caso da una passante con il suo cane. La ragazza georgiana di 23 anni aveva raccontato di aver vegliato sul piccolo prima di dirgli addio e di averlo dovuto lasciare per paura di perdere il suo lavoro di badante, in preda a un «momento di sbandamento e disorientamento». Ricoverata in Ostetricia all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ha fatto sapere attraverso il suo avvocato, Francesco Zinzi, di aver già preparato la richiesta di riconoscimento del bambino. Questa mattina la 23enne si è presentata nell’ufficio dell’ospedale, ma per un problema burocratico l’accettazione della pratica sarebbe slittata, secondo quanto riporta il Quotidiano di Puglia.


L’abbandono

La 23enne era stataidentificata dalla squadra Mobile della polizia di Taranto poche ore dopo aver lasciato il bambino in una borsa, con un orsacchiotto di peluche. Il parto sarebbe avvenuto nel bagno della casa delle 97enne che la ragazza accudisce come badante. Il piccolo era stato quindi lasciato poco distante dall’abitazione, nel centro di Taranto. Quando è stato ritrovato da una donna che passava per caso vicino a quei cassonetti, il piccolo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. A dargli il nome di Lorenzo sono stati i medici e gli infermieri dell’unità di terapia intensiva neonata del Santissima Annunziata, dove il piccolo di tre chili è stato ricoverato.


L’indagine

La 23enne è indagata dalla procura di Taranto per abbandono di minore, ma rischia ancora l’arresto nel caso in cui le venisse contestata anche l’accusa di tentato omicidio. L’inchiesta è seguita dalla procura minorile di Taranto. Proprio questa mattina la pm Stefania Ferrieri Caputi ha visitato l’ospedale.

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