Roma, lascia la finestra aperta per le api e gli occupano la casa

Succede agli alloggi Ater del Prenestino. Nell’abitazione una cittadina romena, i suoi tre figli e suo nipote

Aveva lasciato le finestre di casa aperte prima di andare a lavoro. E si è ritrovato con l’immobile occupato. F.C., 54 anni, assegnatario di un alloggio Ater (le case popolari di Roma) in largo delle Terme Gordiane al Prenestino racconta oggi la sua brutta avventura all’edizione romana del Corriere della Sera. Tutto comincia dalle finestre aperte: «Per colpa di un grosso nido d’api. Poi mi hanno avvertito i vicini e sono tornato di corsa». A occupare la casa una famiglia composta da madre, tre figli e un nipote. Lei è una cittadina rumena di 43 anni. «Non risulta nel nostro censimento sui campi rom», fanno sapere i vigili urbani della Capitale. I quali dicono che nell’occasione la dinamica dell’occupazione è stata piuttosto singolare. La donna si è presentata con i tre figli minori. Una di queste aveva a sua volta un neonato in braccio. I vigili hanno trattato con la donna per farle lasciare l’appartamento spontaneamente. La trattativa è durata quattro ore. «C’è voluta tanta pazienza. E anche tanta capacità di persuasione da parte del nostro dirigente: nell’appartamento c’erano tre minori e un bimbo piccolo, si trattava di questione delicata», spiegano i pizzardoni. L’uso della forza infatti avrebbe portato alla donna problemi a tenere con sé i figli. E intanto mobilia, suppellettili e stoviglie hanno subito danni. Poi la mediazione produce l’effetto desiderato. Intorno alle 13.30 i cinque occupanti escono liberando l’alloggio. Alla donna viene offerta assistenza alloggiativa tramite personale della Sala operativa sociale. Ma l’episodio non le evita una denuncia per violazione di domicilio, occupazione abusiva, danneggiamento aggravato e furto in appartamento.


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