«Vietato l’ingresso a bimbi e cani. E almeno 2 portate a testa»: pioggia di recensioni negative su un ristorante a Ostuni che cancella il post

Secondo le regole del locale, non si poteva neanche rimanere a cena per più di due ore

Vietati l’ingresso ai bambini minori di 6 anni e ai cani. Poi il dietrofront. Succede in un noto ristorante di Ostuni, “L’osteria del tempo perso”, che è stata assaltata dagli utenti social per le regole che il locale aveva pubblicato sui propri canali online. La policy incriminata è stata poi rimossa. Il divieto per i più piccoli era stato giustificato «per motivi logistici». Ma non solo bimbi e animali. Qualche indicazione ferrea toccava anche gli adulti: «Hai a disposizione due ore per goderti il tuo pasto, incluso il tempo impiegato dal ritardo, assicurati di arrivare in tempo a Ostuni per trovare il parcheggio». Insomma, guai a fermarsi a chiacchierare oltre un paio d’ore. Inoltre, pare che fosse necessario ordinare almeno due portate. Ma attenzione: dolci e contorni non rientrano tra le portate principali, si contano a parte. 


Centinaia di recensioni negative

La notizia, riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno, ha fatto il giro del web e l’osteria ha così deciso di togliere le regole. Intanto, sulla piattaforma Tripadvisor restano le recensioni negative di centinaia di persone. «Come si può andare in compagnia e dover mangiare in fretta per l’avidità del ristorantore che vuole riempire lo stesso tavolo più volte in una sera? Il tutto dovendo ricorrere ad amici per affidare loro i bambini e il cane che non possono entrare. Per altro cibo mediocre per una cena che a Ostuni posso trovare a alla metà del prezzo», scrive un utente. E un’altra ancora: «È incredibile come un ristorante non accetti i cani (piccolo taglia eh, niente di che tra l’altro). Ci hanno fatto entrare, ci hanno fatto accomodare e successivamente ci hanno detto che non accettavano animali, quasi colpevolizzandoci di non averli avvertiti. Ci hanno proposto un alternativa al piano di sotto ma per principio siamo andati via! Mi sarei sentita super a disagio».


Le replica dei gestori

«È la prima volta che la nostra famiglia in qualità del nome Osteria del Tempo Perso deve difendersi da questi leoni da tastiera. Il decalogo delle regole per le prenotazioni è scaturito da alcuni episodi che si sono verificati (e non una volta); vi spieghiamo quali, anche se non siamo abituati a difenderci e a giustificarci. Avevamo anche dimenticato di aver scritto alcune cose sul sito e ringraziamo chi se ne è accorto. Dunque, abbiamo provveduto a rettificare». Così i gestori del locale tentato di difendersi dalle critiche. E spiegano le ragioni di certe regole: «Una sera dopo aver preso delle prenotazioni ci siamo ritrovati ad accogliere nel ristorante tre cani di grossa taglia. Chi conosce il nostro ristorante, sa che abbiamo delle sale piccole, capaci di accogliere pochi ospiti. Due dei cani hanno iniziato ad abbaiare (come facevamo a sapere che entrambi erano maschi?). In tutto questo marasma una coppia con un bambino ha dovuto lasciare il ristorante perché aveva paura. Per non parlare di chi è allergico al pelo del cane; noi dobbiamo cercare di accontentare tutti». Per quanto riguarda il divieto dei bambini, non vogliono trovarsi con urla e pianti che potrebbero disturbare gli altri clienti. Infine, per l’ordine delle due portate obbligatorie ci tengono a dire: «Ci dispiace ma non possiamo lavorare con tavoli di quattro persone che prendono due pietanze da dividere, più una bottiglia d’acqua, e tenere occupato il posto per tutta la serata».

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