Il dietrofront del generale Vannacci. Annullata l’uscita pubblica in Puglia: «Ha una connotazione politica»

Il controverso generale, destituito per il suo libro omofobo, doveva partecipare alla kermesse di Affaritaliani, ma ha fatto retromarcia

Prima ha accettato, poi è scoppiata la polemica, e così il controverso Roberto Vannacci, ormai noto alle cronache per il suo libro omofobo e razzista Il mondo al contrario, ha annullato tutto. «Mi è stato fatto l’invito giorni fa per Ceglie Messapica. Non conoscevo bene la manifestazione e avevo inizialmente dato una disponibilità di massima. Poi, vedendo che è una manifestazione che pur essendo promossa da associazioni ha una connotazione politica, ho deciso di declinare l’invito», ha fatto sapere il generale destituito. «Mi riservo di comunicare la cosa agli organizzatori», ha aggiunto. L’invito era per la partecipazione alla kermesse di Affaritaliani, La Piazza-Il bene comune. L’evento giunto alla sua sesta edizione si terrà dal 26 al 28 agosto, e tra gli ospiti ci saranno il vicepremier Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello degli Affari Europei, Raffaele Fitto. Ma anche diversi esponenti politici, da Carlo Calenda a Stefano Patuanelli e Claudio Durigon. Vannacci ha poi aggiunto che la prima presentazione del libro sarà, invece, il 9 settembre in Versilia, seguita da un’altra pochi giorni dopo. «Ma – ha precisato – le sto ancora valutando, visto il clamore mediatico».


La polemica a Ceglie Messapica

Nelle scorse ore, a Ceglie Messapica si erano accesi gli animi per la partecipazione di Vannacci alla kermesse, tanto che la consigliera comunale. Isabella Vitale – del gruppo civico d’opposizione “Radici d’impegno”, aveva annunciato di aver protocollato una richiesta di “Ritiro finanziamento pubblico indirizzata al sindaco Angelo Palmisano e all’assessore Antonello Laveneziana. «Comprendo la necessità degli organizzatori di rincorrere popolarità e attualità, ma non si può finanziare una manifestazione che prevede come ospite il signor Roberto Vannacci», ha dichiarato la consigliera che perciò ha chiesto il ritiro del finanziamento di 15mila euro da parte dell’Amministrazione comunale.


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