Anagni, parla uno dei ragazzi che ha ucciso a calci la capretta: «Era una serata goliardica, ma ora non dormo più la notte»

Il 17enne si sfoga dopo le minacce di morte e il suo volto e indirizzo sui manifesti «Questa gogna mi fa paura»

La notte non riesce più a dormire. Il 17enne che domenica 27 agosto ha preso a calci una capretta durante una festa di compleanno, ha ricostruito davanti al suo legale la serata nell’agriturismo Sant’Isidoro di Anagni (Frosinone). «Quando l’ho colpita era già morta. Certo, questo non ci autorizzava ad infierire, ma era una serata goliardica, avevamo anche bevuto», sottolinea il minorenne, citato dal Corriere della Sera. Il giovane, che dice di essere pentito poiché a casa ha un cane e un gatto e «guai a chi me li tocca», spiega al suo avvocato che quello che gli fa più paura «è la gogna cui sono sottoposto in questo momento» insieme agli altri 11 indagati per la morte dell’animale. Il nome e l’indirizzo di casa del minorenne erano finiti in rete, sotto le minacce di chi giurava di fargliela pagare. E proprio per le intimidazioni rivoltegli ieri durante una manifestazione – dal leader animalista Enrico Rizzi, che ha esposto in piazza cartelli con il volto, il nome e il cognome del ragazzo – il questore ha emesso per 4 attivisti il foglio di via per 3 anni, con divieto di avvicinamento a Fiuggi, mentre è al vaglio la posizione di altri 8. Nelle scorse ore era stata la madre del 17enne a prendere le difese del figlio a Repubblica Roma. «La capretta era già morta. Mio figlio non ha fatto nulla. L’hanno spinta ma era già morta», ha detto affacciata dal terzo piano dell’abitazione di Fiuggi.


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