Chi è l’editore del libro di Roberto Vannacci: «Se lo censurano mi metterò a ridere»

Adolfo Morganti de “Il cerchio”: sono stato colpito dal linguaggio semplice

«Esprimere concetti semplici in modo altrettanto semplice non è un difetto, né una mancanza, anzi. D’altronde una persona che ha fatto il militare tutta la vita non parlerà come un linguista dell’università di Roma. Ma che problema c’è?». A dirlo, intervistato dal Corriere di Romagna, è Adolfo Morganti de ‘Il Cerchio’, la casa editrice riminese che ha deciso di pubblicare ‘Il mondo al contrario’ del generale Roberto Vannacci. Ovvero il libro che è costato all’autore il sollevamento dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze. Morganti spiega di essere stato colpito proprio da «quel linguaggio semplice e colloquiale che poi è stato al centro del tiro al piccione. Sono fioccate critiche come se per comunicare nella quotidianità dovessimo usare una prosa modello Michela Murgia. Cosa che in realtà non è».


Il volume, fin qui in vendita solo su Amazon, uscirà dalla tipografia il 15 settembre. E arriverà in libreria il 20. Ma c’è riserbo sul numero di copie previsto. «Come tutti sono stato sommerso dalla campagna al vetriolo su un testo che non avevo letto, poi ho comprato la mia copia. Dalla lettura è emersa una caricaturizzazione estrema del pensiero di Vannacci, secondo modelli statunitensi della ‘cancel culture’ che ritengo intollerabili. Da qui la proposta di realizzare un’edizione come Dio comanda». E se capitasse anche a Rimini una libreria che invita a non chiedere il libro? «Francamente, la prenderei sul ridere. Se fossi un libraio non venderei libri di Bruno Vespa, in quanto estremamente ripetitivo, noioso e banale. Riassumendo, ognuno a casa propria può fare quel che gli pare». Dal colloqui con Vannacci è emerso «un uomo che ha girato il mondo, ha un mucchio di lauree e adora le sue figlie. Tant’é che non ha abbandonato la vacanza in Sardegna con la famiglia neppure al divampare delle polemiche».


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