Lorenza sarà Messina Denaro: così il boss di Cosa Nostra ha deciso di dare il suo cognome alla figlia

L’atto notarile siglato da ‘U Siccu. Si attende la trasmissione all’anagrafe

Alla fine Lorenza Alagna diventerà Lorenza Messina Denaro. Mentre il boss di Cosa Nostra è ricoverato in ospedale a L’Aquila e avrebbe chiesto di non essere rianimato, la figlia che ha avuto da Franca Maria Alagna ha chiesto e ottenuto di portare all’anagrafe il nome del padre. Con l’assenso di ‘U Siccu, che le aveva già fatto sapere durante il colloquio in carcere che non si sarebbe opposto. Le condizioni di Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio scorso davanti alla clinica La Maddalena di Palermo, sarebbero quelle di un malato terminale a causa del tumore al colon. In questi giorni sono aumentate le visite dei familiari al suo capezzale. Per questo forse ha deciso di accontentare la figlia. Come del resto era emerso nel maggio scorso.


L’atto notarile

Il Corriere della Sera fa sapere che l’atto notarile il padrino lo ha già firmato. Il documento attesta la reciproca volontà di far diventare ufficiale una paternità mai negata. Ma il boss ha riservato parole struggenti nei confronti della figlia nella corrispondenza con il sindaco Antonio Vaccarino. L’atto è stato autorizzato dall’autorità giudiziaria e ora deve essere trasmesso all’anagrafe per la registrazione. Lorenza non aggiungerà il cognome Messina Denaro a quello della madre. Ma invece lo sostituirà integralmente. Subito dopo l’arresto erano rimbalzate in rete alcune dichiarazioni della figlia, che aveva fatto sapere di non voler essere informata riguardo il destino del genitore e aveva chiuso il discorso con una frase molto significativa: «Io non esisto». Lorenza Alagna è nata durante la latitanza del boss, il 17 dicembre del 1996.


«Perché Lorenza non vuole vedermi?»

Nel quaderno di appunti trovato nel suo covo Messina Denaro scriveva: «Perché Lorenza non vuole vedermi? Perché è arrabbiata con me?». Lei all’inizio aveva detto anche di non voler andare ai colloqui in carcere. Mentre una docente che aveva insegnato per qualche tempo a Castelvetrano nella scuola frequentata da Lorenza aveva fatto sapere che per la figlia lui restava sempre suo padre. Matteo Messina Denaro aveva anche vergato un manoscritto «da dare a Lorenza» in caso di sua impossibilità. Ma nei pizzini che inviava alla sua famiglia invece il boss ne parlava in tutt’altro modo. «Le altre sono cresciute oneste, lei è degenerata nell’infimo», aveva scritto ‘U Siccu rivolgendosi ai famigliari in libertà. L’ultimo dei Corleonesi si riferiva a Marina Gentile, che aveva onorato il nonno morto in carcere per mafia.

La degenerata

Ma Messina Denaro, secondo alcune risultanze investigative, aveva anche progettato l’omicidio della nonna materna di Lorenza. Mentre l’avvocato di lei aveva fatto sapere che la figlia non aveva mai rinnegato il padre. Dell’incontro in carcere tra i due si è venuto a sapere a maggio. I motivi del contrasto tra padre e figlia non vengono rivelati nei pizzini. Ma si sa che Lorenza Alagna ha lasciato la casa famigliare dei Messina Denaro appena compiuti i diciotto anni insieme alla madre Franca. Lei, che si chiama così in onore della madre di Matteo Lorenza Santangelo, ha anche un compagno e un figlio di due anni. Attualmente vive a Castelvetrano dopo aver passato un periodo di studio all’estero. In un altro pizzino indirizzato alla sorella Maria Giovanna il boss scriveva anche la frase «Sciacqualattuga non significa più niente per me».

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