Iran, arrestato il padre di Mahsa Amini: gli era stato proibito di ricordare la figlia il giorno della sua morte

L’uomo era stato convocato per almeno quattro volte dalle forze di sicurezza che gli hanno intimato di non rilasciare interviste e dichiarazioni, altrimenti sarebbe stato arrestato anche suo figlio Ashkan

Era il 16 settembre 2022 quando la ventiduenne curda Mahsa Amini venne arrestata e uccisa dalla polizia morale a Teheran per aver indossato male l’hijab. A distanza di un anno esatto, suo padre Amjad è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqez. L’uomo era stato messo sotto sorveglianza già nei giorni scorsi, con l’avvicinarsi dell’anniversario della morte di sua figlia, episodio diventato ormai un vero e proprio simbolo delle proteste antigovernative in Iran. A lui era stato inoltre richiesto di non tenere cerimonie per commemorare Mahsa. Era stato inoltre convocato per almeno quattro volte dalle forze di sicurezza che gli hanno intimato di non rilasciare interviste e dichiarazioni, altrimenti sarebbe stato arrestato anche suo figlio Ashkan. Ma Amjad non ha potuto sopprimere il suo desiderio di commemorare Mahsa, il giorno dell’anniversario della sua morte. Secondo quanto ha fatto sapere la ong ‘Hengaw’, insieme ad vari account di dissidenti iraniani, dopo essere stato messo in custodia, l’uomo è stato rilasciato ma successivamente messo agli arresti domiciliari assieme al resto della famiglia. La casa della famiglia Amini a Saqqez è da ieri blindata dagli agenti. Lo zio della ragazza morta un anno fa, Safa Aeli di 30 anni, era stato arrestato il 6 settembre e successivamente portato in una località sconosciuta.


Leggi anche: