Joe Biden arringa gli operai dell’auto in sciopero: «Ragazzi, meritate l’aumento». È la prima volta di un presidente Usa a un picchetto – Il video

Aperta la sfida al voto operaio con Donald Trump, atteso domani in Michigan, dove i lavoratori manifestano contro GM, Ford e Stellantis

Il presidente americano Joe Biden ha fatto visita oggi agli operai del comparto automobilistico che da oltre 10 giorni manifestano in Michigan per ottenere migliori retribuzioni e più diritti. Megafono alla mano e cappellino da baseball in testa, Biden ha arringato – anche se per non più di un minuto e mezzo – la folla di operai della United Auto Workers (UAW), il più potente sindacato del settore. Una visita storica, considerato che mai prima di oggi un presidente americano si era unito a un picchetto di lavoratori, notano all’unisono i media americani. «Ragazzi, me l’avete sentito dire tante volte: non è stata Wall Street a costruire questo Paese, è stata la classe media, e i sindacati hanno costruito la classe media!», ha chiamato l’applauso Biden, prima di proseguire sul terreno concreto delle richieste dei lavoratori: «Le aziende automobilistiche hanno avuto un periodo di difficoltà ma poi si sono riprese e ora devono darvi un aumento significativo e ridarvi quello che avete perso». L’attuale vertenza vede contrapposto il sindacato a tre big del settore, per le quali l’impianto di Belleville dove si svolge lo sciopero produce componenti: General Motors, Stellantis e Ford. «Il presidente non intende entrare all’interno dei negoziati» tra le parti, ha poi precisato la Casa Bianca.


La posta in gioco per Usa 2024

Al fianco di Biden l’estensore dell’invito, il leader dell’AUW Shwan Fain, non ha tuttavia perso l’occasione di far sentire tutte le aspettative dei suoi alla Casa Bianca: «I Ceo pensano che il futuro appartenga a loro. Oggi appartiene invece ai lavoratori dell’auto e alla working class. Grazie di essere venuto, signor Presidente. Sappiamo che farà la cosa giusta per i lavoratori». A poco più di 13 mesi dal voto, la visita di oggi ha tutta l’aria del fischio d’inizio sul terreno della campagna elettorale per le presidenziali 2024, con la caccia al voto operaio sin d’ora aperta tra Biden e Trump (se i rispettivi iter interni confermeranno la scelta tra Democratici e Repubblicani, come oggi appare). Neppure 24 ore dopo il presidente, sarà infatti il principale “promesso sfidante” ad arringare gli operai del settore automobilistico. Trump è atteso in Michigan domani, mercoledì, per tenere il “suo” discorso agli aderenti al sindacato. Il leader dei Repubblicani deve riconquistare il loro voto, che lo aiutò a scalare la Casa Bianca nel 2016, ma gli voltò le spalle nel 2020. In vista del prossimo anno, nota la Cnn, la UAW non ha ancora preso posizione, anche se è Biden quello ad avere il vantaggio da perdere.


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