Napoli, lo sciame sismico nei Campi Flegrei: due scosse di terremoto in mattinata

Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4

Ancora uno sciame sismico nella zona dei Campi Flegrei. Molti residenti nella zona di Pozzuoli e nei quartieri occidentali di Napoli sono stati svegliati dalle scosse, precedute da un boato, che hanno fatto tremare finestre e oggetti nelle abitazioni. Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4. Il primo ad una profondità di 2 chilometri, l’altro di 5. Sono diverse le scosse che negli ultimi giorni hanno costantemente superato magnitudo 2. La più forte domenica scorsa alle 17,35 con magnitudo 2.8. Lo sciame sismico dei Campi Flegrei è provocato dal bradisismo.


L’allarme

Nei giorni scorsi il vulcanologo dell’Ingv Giuseppe Mastrolenzo ha lanciato un allarme:  «Da parte delle autorità si pone molto l’accento sul rischio sismico, ma nei Campi Flegrei la sismicità non è mai stata particolarmente violenta, mentre il problema vero riguarda il fatto che le scosse attuali possono essere già i precursori dell’eruzione, che potrebbe essere una supereruzione». Per rendere meglio l’idea, secondo il primo ricercatore dell’Ingv, l’energia rilasciata sarebbe «decine di volte superiore a quella del 79 d. C. di Pompei». E realizzare un piano basato sulle probabilità e su un margine orario è un errore di comunicazione: «È grave che si dia per scontato che si riuscirà a prevedere l’eruzione addirittura con 72 ore di anticipo, una ipotesi molto ottimistica, quasi come se avessimo firmato un contratto con il vulcano».


La supereruzione

La dirigente dell’Ingv Francesca Bianco ha risposto che non ci sono segnali di una eruzione in arrivo:  «Stiamo osservando un fenomeno bradisismico indotto indirettamente da una dinamica vulcanica e nessuno dei dati indica che si tratti del precursore di un’eruzione prossima ad accadere». Negli ultimi dieci anni, ha spiegato la vulcanologa all’Ansa, sono state condotte alcune operazioni di potenziamento delle attività di monitoraggio, che permettono di rilevare la sismicità i tempo reale. Una condizione che, ha assicurato Bianco, rende Campi Flegrei e Vesuvio «tra i vulcani meglio monitorati al mondo».

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