Ponte sullo Stretto, Salvini insiste sull’apertura dei cantieri nell’estate 2024: «Ho già invitato la commissaria Ue Vălean»

Il ministro delle Infrastrutture si è detto «sereno» anche per le coperture economiche: «Sarà finanziato nella legge di Bilancio»

«Sul finanziamento all’opera non sono sereno, di più, sono assolutamente soddisfatto di quello che abbiamo pianificato». Matteo Salvini tira dritto sulla costruzione del Ponte sullo Stretto. Parlando al convengo The Young Hope, il ministro delle Infrastrutture scaccia gli scetticismi sollevati ieri, 27 settembre, da Fratelli d’Italia e da qualche altro esponente della maggioranza. Tommaso Foti aveva dubitato che i cantieri sarebbero stati aperti già la prossima estate. Maurizio Lupi aveva invitato a concentrare le risorse della Manovra «su famiglie, imprese, salari e sanità», piuttosto che sull’infrastruttura che dovrebbe collegare Sicilia e Calabria. Ma il segretario della Lega non cede né sul cronoprogramma né sul reperimento delle risorse. E dichiara: «Quando fai la legge di bilancio cadono tanti uccelli del malaugurio perché o un finanziamento per il Ponte c’è o non c’è. Tertium non datur. E siccome ci sarà l’obiettivo che il primo treno attraversi il collegamento stabile tra Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma, nel 2032…».


Salvini ricorda che «il Ponte nasce per norma di legge nel 1971». E incalza sui finanziamenti da rintracciare nella legge di Bilancio 2024: «L’obiettivo è che il 52esimo compleanno coincida con la copertura economica dell’intero costo che non dovrà superare i 12 miliardi in 10 anni, con una ricaduta positiva ampiamente superiore all’investimento fatto. Sono più che sereno e soddisfatto per quello che in questi 11 mesi, con un’ottima squadra, abbiamo pianificato». Poi, il leader del Carroccio riferisce anche di aver già coinvolto le istituzioni europee nell’inaugurazione: «La commissaria europea ai Trasporti Adina Ioana Vălean è sempre attenta alle istanze italiane e l’ho invitata personalmente all’apertura dei cantieri, nell’estate 2024». Tra le altre rivendicazioni, quella di voler investire sul nucleare, di risolvere giuridicamente «la concorrenza sleale dell’Austria, che blocca unilateralmente i camion sul Brennero» e la lotta ai vincoli europei sulla circolazione di auto a motore endotermico. E conclude estendendo l’orizzonte del governo Meloni su tutta la legislatura: «Ora stiamo lavorando alla Manovra, che è la prima di quattro, senza contare la scorsa, quando ci eravamo appena insediati. Nell’arco di quattro anni, conto che ci sia tutto quello che prevede il programma di governo, ma è impossibile che ci sia tutto in questa».


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