Cos’è la Vempa, il cavalcavia dell’incidente del bus a Mestre

Il viadotto ospitava un concessionario Lancia e un distributore di benzina. La storia del palazzo “maledetto” di Venezia

L’incidente del bus di Mestre si è verificato sul cosiddetto cavalcavia della Vempa. Nelle mappe viene identificato come Via Rampa Cavalcavia e vi si accede da Corso del Popolo. Collega Mestre a Venezia e a Marghera. L’incrocio è fatto di una serie di rampe. Il viadotto della Vempa si trova sopra i binari della ferrovia. Lì è precipitato il pullman di Alberto Rizzotto. Il nome deriva dal Palazzo della Vempa, demolito otto anni fa per lasciare il posto a un ostello. In origine ospitava un concessionario Lancia e un distributore di benzina. Il proprietario era il conte Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein. E, racconta oggi il Corriere della Sera, nella storia c’è anche un palazzo “maledetto”. Si tratta di Ca’ Dario sul Canal Grande.


Il palazzo maledetto

Il conte era un bon vivant degli anni Ottanta. Viveva tra modelle, elicotteri e fuoriserie. La nomea del palazzo viene dalla sua storia: da cinque secoli si associa a morti tragiche. Il quotidiano racconta che nel 1970 il conte Filippo Giordano delle Lanze venne ucciso a Ca’ Dario. Poi arrivò Kit Lambert, manager degli Who, che prima di spirare, riuscì a venderlo, nel 1978, a Ferrari. Andò ad abitarci con la sorella, morta in un misterioso incidente stradale. Ferrari inciampò inun crac. E l’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio, indagò su feste e droga a Ca’ Dario. Riuscì a liberarsi del palazzo dalla fama funesta nel 1985, cedendolo a Raul Gardini. Otto anni dopo, Gardini morì suicida a Palazzo Belgioioso, a Milano. Da allora il palazzo è rimasto chiuso, mentre Ferrari ha sposato due principesse, Elisabetta Czarnocki e Sofia Borghese, prima di separarsi da entrambe.


Il conte e il cavalcavia

Attualmente il cavalcavia è diventato il luogo dei dormitori dei turisti. I palazzi che si trovano attorno alla Vempa sono in un triangolo dello spaccio. Le forze dell’ordine cercano di contrastarlo con i blitz. Il conte vive nel castello di Tor Crescenza a Roma. Dove si tenne il banchetto di nozze tra Francesco Totti e Ilary Blasi. La Guardia di Finanza ha accusato il conte di aver evaso 12 milioni di euro. Lui rispose che si trattava di falsità orchestrate dal nuovo marito dell’ex moglie Sofia Borghese, che mirava al suo patrimonio.

In copertina: immagine da Mestre Antica

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