Le accuse della Lega: «C’era anche la giudice Apostolico in quella manifestazione del 2018». Anm: «Valuteremo se intervenire» – Il video

La magistrata è accusata di essere tra i contestatori per la nave Diciotti. La replica dell’Associazione Nazionale Magistrati

Interviene l’Associazione nazionale magistrati dopo che il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un video sui social in cui attacca la giudice di Catania Iolanda Apostolico che a fine settembre ha disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Il vicepremier sostiene di riconoscerla tra i manifestanti che il 25 agosto 2018 protestarono per chiedere lo sbarco dei migranti della nave Diciotti. «Io ero Vicepremier e Ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla “assassini” e “animali” in faccia alla Polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…», aveva scritto il leader della Lega su Twitter. Per poi fargli da eco il deputato catanese leghista Anastasio Carrà che sollecita una replica della magistrata: «Mi rivolgo pubblicamente alla dottoressa: mi può smentire?». Al momento, infatti, si tratta di ipotesi che sostiene solo la Lega, ma che la giudice non ha ancora né confermato né smentito.


La replica dell’Associazione nazionale magistrati

«Valuteremo insieme alla diretta interessata se e come intervenire». È questa la replica dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) sollecitata sulla polemica scatenata dalla Lega. Intanto il partito di Salvini continua a chiedere chiarezza in merito. La deputata della Lega e capogruppo Giustizia, Ingrid Bisa, chiama in causa il ministro guardasigilli Carlo Nordio chiedendo che intervenga: «La presenza di un magistrato tra le fila di estremisti di sinistra è garanzia della terzietà che un giudice deve assicurare?».


«Si accentua la tendenza a giudicare la terzietà del giudice, che va valutata dentro il processo, andando dalla critica del provvedimento, che è legittima, allo screening della persona, cioè vedere chi è il giudice anzichè guardare quello che ha scritto. Sono preoccupato dalla china che si imbocca». Lo ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, commentando – nel corso di un’intervista a Sky- il video. «Si pretenderebbe che il giudice che ha partecipato, ove sia vera, a una manifestazione che coinvolgeva una questione molto rilevante di compressione dei diritti fondamentali della persona, non debba mai più occuparsi di immigrazione», ha detto Santalucia. Ma «l’astensione si misura sulla concretezza del singolo caso. La pretesa che un giudice che ha detto la sua contrarietà a una certa politica dell’immigrazione non debba più occuparsi di immigrazione non è un problema di terzietà. E’ su quello che un giudice ha scritto nel suo provvedimento che si misura la terzietà».

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