Delmastro contro il giudice di Firenze che ha bloccato il rimpatrio in Tunisia: «Ha esondato dai suoi compiti»

La sentenza del Tribunale toscano a pochi giorni da quella della giudice di Catania sul decreto Cutro che ha fatto esplodere il caso politico

Il Tribunale di Firenze ha annullato l’espulsione di un cittadino tunisino perché, secondo il giudice, il Paese di destinazione «non è sicuro». Una decisione che arriva a pochi giorni di distanza da quella della giudice Iolanda Apostolico che ha liberato dal Cpr di Pozzallo tre immigrati irregolari appena arrivati, dichiarando illegittimo il decreto Cutro del governo. Una sentenza che ha provocato un gran terremoto, con la premier Meloni che si è detta basita, la Lega che voleva chiedere un’interrogazione parlamentare e il Viminale che ha annunciato l’impugnazione della sentenza. «Non spetta a un giudice decidere se la Tunisia è un Paese sicuro o meno», ha tuonato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, «quel giudice di Firenze ha “esondato” dalle proprie prerogative». «Il governo sta ottenendo grandi risultati sul fronte dell’immigrazione, come il successo di ieri in Europa sulle Ong», ha aggiunto, «ma evidentemente in Italia qualcuno continua a esondare dai propri compiti». Il sottosegretario non vede «disegni» della magistratura contro il governo di centrodestra, ma «ci sono singoli soggetti che si fanno influenzare da pregiudizi ideologici. Prima voglio leggere l’ordinanza, ma se fosse vero che un giudice decide se un Paese è sicuro o no vuol dire che va oltre i propri compiti».


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