Zelensky: «Oltre 50 morti uccisi dai russi a Kupiansk: è terrorismo». Sui social le immagini shock

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino ha postato (senza censura) su X le immagini dei corpi delle vittime del raid di Mosca

Sono 51 i morti del bombardamento russo nel villaggio di Groza, vicino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv. A darne notizia su Telegram è il ministero degli Interni Igor Klimenko chiarendo che «uno dei feriti è morto mentre riceveva le cure mediche». Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodmyr Zelensky, ha postato (senza censura) su X le immagini dei corpi delle vittime del raid di Mosca, sostenendo che «la leadership del social network probabilmente ne limiterà la portata», ma che questo «è un promemoria per tutti coloro che sono disposti a sorridere e a stringere la mano al criminale di guerra Putin alle conferenze internazionali». Un osservazione anche per «tutti coloro che sono disposti a postare meme e a prendere in giro gli ucraini», ha scritto il funzionario ucraino, riferendosi a Elon Musk che ne aveva postato uno proprio nei giorni scorsi con il volto di Zelensky. «Un promemoria per tutti coloro che vogliono vendere qualcosa alla Russia e tornare ai sanguinosi affari di sempre. La Russia di Putin è un vero male, e questa non è solo una metafora o un modo di dire. Dobbiamo sconfiggerla. Insieme. Tutto il mondo civilizzato», conclude il consigliere del presidente ucraino». Intanto, è arrivata la condanna dell’inviato Onu in Ucraina: «Sono sconvolto dalle notizie di un attacco russo che, poco fa, ha devastato il villaggio di Groza, nella regione di Kharkiv, uccidendo decine di civili. Le immagini che arrivano dalla località, dove vivono poco più di 300 persone, sono assolutamente terrificanti», ha sottolineato Denise Brown in una nota.


Putin: «Non abbiamo organizzato un colpo di stato a Kiev»

A Mosca, nel frattempo, il presidente russo – Vladimir Putin – parlando al Club Valdai ha sottolineato come la missione del Paese è «costruire un nuovo modo». «Non abbiamo iniziato la cosiddetta guerra in Ucraina. Al contrario, stiamo cercando di porvi fine. Non abbiamo organizzato un colpo di stato a Kiev», ha detto il leader russo. Putin ha anche affermato di aver proposto che la Russia entrasse nella Nato, ma che la proposta fu respinta. Secondo il presidente, «la crisi ucraina non è un conflitto territoriale. La Russia è il paese più grande del mondo in termini di territorio». In futuro, inoltre – afferma il presidente russo – «La congiuntura in Occidente potrebbe cambiare. Un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni», conclude. 


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