Il Nobel per l’Economia va a Claudia Goldin «per aver migliorato la comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile»

Ad assegnare il riconoscimento è l’Accademia reale svedese delle scienze

Il Premio Nobel per l’Economia va all’economista americana Claudia Goldin «per aver fatto progredire la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile». Ad assegnare il riconoscimento, giunto alla sua 55esima edizione, è l’Accademia reale svedese delle scienze. Come osserva il segretario generale di quest’ultima, Hans Ellegren, è solo la terza donna a conquistare questo riconoscimento e la prima a non doverlo dividere con un uomo. La proclamazione è avvenuta nella sede dell’istituzione a Stoccolma. «Comprendere il ruolo delle donne nel mercato del lavoro è fondamentale per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Goldin, ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e sulle barriere che potrebbero essere affrontate in futuro», ha dichiarato Jakob Svensson, presidente del Comitato per il Premio in Scienze Economiche. Lo scorso anno il riconoscimento era stato assegnato ai tre americani Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig per i loro studi sulle banche e sulle crisi finanziarie.


Chi è Claudia Goldin

Co-direttrice del Gender in the Economy Study Group della NBER, Claudia Goldin è stata direttrice del programma Development of the American Economy della NBER dal 1989 al 2017. Nata il 14 maggio 1946, insegna economia all’Università di Harvard e il suo ultimo libro è Career & Family: Women’s Century-Long Journey into Equity, pubblicato nel 2021 dalla Princeton University Press. L’economista ha individuato i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro e delineato il primo resoconto completo del settore che tenta di andare all’origine dello status lavorativo delle donne, «ampiamente sottorappresentate» e vittime di «paghe più basse rispetto agli uomini». Sono molti i suoi studi che hanno lasciato il segno, tra cui il legame tra la diffusione della pillola contraccettiva e l’aumento del livello di istruzione delle donne; l’impatto della nascita dei figli sulla differenza di retribuzione tra i generi; o la scelta del cognome da parte delle donne dopo il matrimonio come indicatore sociale.


Gli altri Premi Nobel

Quello di oggi è il quinto appuntamento con il prestigioso premio. Lo scorso 6 ottobre è stato assegnato il Nobel per la pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi per «la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti». Quello per la Letteratura allo scrittore, poeta e drammaturgo norvegese Jon Fosse per «le sue opere teatrali e di prosa innovative che danno voce all’indicibile». Il Nobel per la Chimica è andato a Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov per «la scoperta e la sintesi dei punti quantici». Per la Fisica sono stati scelti Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier per l’invenzione degli attosecondi, i segnali più brevi mai creati dall’uomo e che promettono di aprire la via a una nuova era dell’elettronica. Il riconoscimento per la Medicina è, infine, andato a Katalin Karikó e Drew Weissman per gli studi usati nei vaccini contro il Covid.

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