Donald Trump contro il presidente israeliano Netanyahu: «Non era pronto all’attacco di Hamas» – Il video

Secondo l’ex presidente, il gruppo armato sciita libanese Hezbollah, alleato di Hamas, si sarebbe comportato in modo «molto intelligente» scegliendo (finora) di non attaccare Israele

C’è un’altra voce, piuttosto inaspettata, che nelle scorse ore si è unita al coro di chi critica Benjamin Netanyahu e lo accusa di non essersi preparato a dovere per l’attacco di Hamas. È l’ex presidente americano Donald Trump, che da sempre si dipinge come il migliore alleato di Israele. Nel corso di un comizio a West Palm Beach, in Florida, l’ex inquilino della Casa Bianca ha svelato ai suoi sostenitori alcuni retroscena del suo rapporto con Netanyahu. Quando gli Stati Uniti stavano pianificando l’uccisione del generale iraniano Qassem Suleimaini nel 2020, Israele ha prima collaborato con il governo americano e poi si è tirato indietro: «Non dimenticherò mai che ci ha abbandonato», ha detto Trump a proposito del primo ministro israeliano. Ma le critiche a Netanyahu si estendono anche agli eventi più recenti. Il suo governo, sostiene l’ex presidente, «non si è fatto trovare pronto» all’attacco sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. Mentre il gruppo armato sciita libanese Hezbollah, alleato del gruppo terrorista palestinese, si sarebbe comportato in modo «molto intelligente» scegliendo (finora) di non attaccare Israele.


Le parole di Trump, fa notare Politico, sono per certi versi inaspettate. È stato proprio il predecessore di Biden infatti a spostare a Gerusalemme l’ambasciata statunitense in Israele e a spingere per l’accordo degli Accordi di Abramo, che hanno formalizzato le relazioni diplomatiche tra Bahrain e Emirati Arabi Uniti. Più in generale, Trump ha sempre cercato di mostrarsi come uno dei presidenti americani più vicini al governo israeliano. Ed è anche per questo che le parole pronunciate ieri in Florida hanno colto molti di sorpresa. Ad approfittare del riposizionamento di Trump ci prova il suo principale sfidante alle primarie repubblicane: il governatore della Florida Ron DeSantis. «I terroristi hanno ucciso almeno 1.200 israeliani e 22 americani e tengono altri ostaggi, quindi è assurdo che qualcuno, tanto meno qualcuno candidato alla presidenza, scelga ora di attaccare il nostro amico e alleato, Israele, e lodare i terroristi di Hezbollah», ha attaccato DeSantis condividendo su X un video dell’intervento di Trump. «Come presidente – ha aggiunto il governatore della Florida – starò dalla parte di Israele e tratterò i terroristi come la feccia che sono».


Credits foto: EPA/Jim Lo Scalzo | Benjamin Netanyahu e Donald Trump durante la cerimonia di firma degli Accordi di Abramo alla Casa Bianca, a Washington DC (15 settembre 2020)

Leggi anche: