Strage all’ospedale di Gaza: le immagini e i dubbi del giorno dopo. Non sembra un bombardamento

Ulteriori immagini, diffuse dai media palestinesi, mostrano gli effettivi danni all’interno dell’ospedale di Gaza

Non si può ancora sostenere con assoluta certezza cosa abbia causato l’esplosione dell’ospedale Al Ahli Arab di Gaza City. In un precedente articolo abbiamo analizzato i video diffuso da Al Jazeera e da una telecamera in territorio israeliano, individuando come ipotesi plausibile un missile proveniente dal territorio della striscia di Gaza che cambia rotta finendo per esplodere in aria sopra il cielo della città. I pezzi del missile avrebbero causato due esplosioni, una di queste all’interno dell’ospedale. Oggi, a distanza di oltre 24 ore, i media palestinesi pubblicano le foto e i video del luogo dove è avvenuta l’esplosione.

La foto del parcheggio

Lo scatto, pubblicato alle 8 del mattino (ora italiana) dall’account Twitter del media palestinese Quds News Network, viene attribuito al fotografo Mohamed Al marsi, lo stesso autore delle foto pubblicate su Gettyimages sulla conferenza stampa dell’ospedale. L’area indicata è il parcheggio interno, dove si vedono diverse auto in parte distrutte e in parte bruciate. La scena non mostra un cratere di grandi dimensioni, mettendo in dubbio un bombardamento aereo.

Le foto dell’incendio (prima e dopo)

Attraverso le foto pubblicate via Twitter sempre dal media palestinese Quds News Network, è possibile verificare il luogo dell’esplosione e dell’incendio generato. Nell’immagine sottostante abbiamo localizzato i possibili punti dove sarebbero state scattate le tre foto in esame e le rispettive aree riprese (in verde, giallo e blu). Basandoci sulla foto del parcheggio, abbiamo evidenziato in rosso l’area in cui sono visibili i danni dell’esplosione.

Il video di Al Jazeera riprende l’area dell’incendio scatenato dall’esplosione. Nella foto sottostante possiamo notare l’albero accanto all’edificio e il punto dove compare una fiamma iniziale molto accesa rispetto al resto.

Il punto dell’esplosione

Le foto non mostrano un cratere di grandi dimensioni. Anche attraverso i video diffusi dai canali Telegram non mostrano enormi buchi nel terreno. Le persone, così come i diversi giornalisti, camminano sul posto senza particolari difficoltà.

Uno dei mezzi risulta completamente distrutto e ribaltato, indicando il probabile punto in cui sarebbe caduto un missile o parte di esso.

Nella seguente foto pubblicata via Instagram dall’account Wissamgaza, si nota un punto dove il terreno risulta particolarmente danneggiato, poco distante dall’auto ribaltata.

Un video pubblicato dall’account Instagram @mohammed_awad89 mostra l’unico buco nel terreno al momento visibile (sotto evidenziato in verde), nella stessa area dell’immagine precedente e poco davanti l’auto ribaltata (sotto in giallo).

Nel corso della giornata del 18 ottobre 2023 è iniziato a circolare un video per sostenere la teoria di un missile JDAM o MK.83 GBU-32 impostato per esplodere in aria senza generare alcun cratere a terra. Dai fotogrammi dell’esplosione è possibile osservare l’azione delle schegge nel terreno, ma un risultato del genere non risulta compatibile con le scene riprese dai palestinesi all’interno dell’ospedale. Non si riscontrano segni evidenti di tale portata nell’erba del giardino, nell’albero, nei materassini e nelle coperte, così come nel terreno stesso del parcheggio e in alcune auto non del tutto bruciate.

Non si può escludere la strage

Non si possono escludere i numeri delle vittime coinvolte. Gli edifici non risultano direttamente colpiti da un missile o parte di esso, quanto piuttosto dai detriti.

All’interno del canale Telegram del media Quds News Network sono presenti altre foto e video che mostrano i danni all’interno degli edifici, dove potevano trovarsi numerosi civili ospedalizzati e familiari in attesa.

Gli scatti pubblicati dal canale Telegram del media Quds New Network mostrano i punti in cui potrebbero aver trovato rifugio i civili all’interno dell’ospedale accanto al parcheggio. C’è un’area al coperto con dei giochi per bambini, a terra si vedono dei materassini e diverse coperte.

Risultano diverse coperte e materassini anche all’interno della cappella di St Philip a poca distanza dal parcheggio dell’ospedale. Queste immagini confermerebbero la presenza di un numero considerevole di civili all’interno dell’area.

Razzo da Gaza o bombardamento israeliano?

Come da premessa, non si può ancora sostenere con assoluta certezza cosa abbia causato l’esplosione dell’ospedale Al Ahli Arab di Gaza City. Al momento, l’ipotesi plausibile risulta quella di un’esplosione causata da un pezzo proveniente dal missile filmato da Al Jazeera piuttosto che un bombardamento israeliano, il quale avrebbe generato un cratere di più grandi dimensioni rispetto a quello ripreso dai media palestinesi. Non sappiano se il razzo proveniente dalla striscia di Gaza abbia avuto un malfunzionamento o se sia stato deviato dalle difese israeliane. In ogni caso, non si può escludere la strage di civili, considerando che l’esplosione era molto vicina a diverse aree del parcheggio dove avrebbero trovato rifugio diversi civili.

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