Antonio Ricci, la sua verità sui fuorionda di Giambruno: «Perché ho voluto usare l’antidoto»

Nessuno scoop a timer, spiega l’ideatore di Striscia la notizia. «Vi posso raccontare la telefonata di Confalonieri. “Sei il re dei rompicogli***, anzi l’imperatore”»

«Del caso “Fuorionda” ho letto ricostruzioni mirabolanti, complottarde, a volte incredibili, ma tutte divertenti». L’ideatore di Striscia la notizia, Antonio Ricci, dice la sua dopo tutte le ipotesi sulle ragioni dei fuorionda dell’ormai ex compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, prima di «fornire la mia versione, naturalmente senza nessuna pretesa di esser creduto, ci mancherebbe, ma solo per dare un contributo al dibattito». Ricci spiega che ha deciso di lanciare i fuorionda che aveva nel cassetto solo ora dopo l’intervista su Chi a Giambruno, che gli è sembrata una sorta di «beatificazione». Ha pensato, a suo dire, di «utilizzare l’antidoto».


La chiamata di Confalonieri: «Sei il re dei rompicogli***, anzi l’imperatore»

«La cosa che mi ha più stupito di tutto il dibattito è che per il 90% dei giornali sembra impossibile che possa esistere qualcuno che prende iniziative di testa sua e non sia un mero ventriloquo. Un’anomalia da censurare», ha spiegato nella sua lunga dichiarazione Ricci. «Violando la privacy – spiega – vi posso raccontare della telefonata di Fedele Confalonieri. L’incipit è stato: “Sei il re dei rompicoglioni, anzi sei l’imperatore dei rompicoglioni“». «Il seguito, essendo stato pronunciato in stretto lombardo – ha aggiunto Ricci -, anche volendo, non sono in grado di riferirlo».


Come è nato il giornalino di Giambrunasca

«Mercoledì mattina sulla scrivania mi trovo la rivista Chi (secondo alcuni house organ della fam. Berlusconi) con in prima pagina la foto del first gentleman in un campo di grano, a guisa di papaverone o spaventapasseri – dichiara Ricci -. All’interno veniva esaltato il cuore “gitano” e il ciuffo del giornalista che sarebbe priapescamente cresciuto con gli ascolti. “Acciderbola – ho pensato – l’astuto cardinal Signorini si sta preparando a celebrare una beatificazione“. Siccome sono un laico, specie in estinzione, ho una naturale diffidenza verso i nuovi santi, ricorderete il “Caso Soumahoro”. Ho pensato subito di utilizzare l’antidoto. Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di “Buttiglione-Tajani” che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo». «Qualche lombrosiano potrebbe obiettare: “Potevi mandarlo senz’audio, non ci vogliono mica dieci anni per capire che soggetto è, basta solo vedere come cammina” – continua Ricci – . Lo so, a volte son didascalico. È un mio difetto». E infine: «La cosa che mi ha più stupito di tutto il dibattito è che per il 90% dei giornali sembra impossibile che possa esistere qualcuno che prende iniziative di testa sua e non sia un mero ventriloquo. Un’anomalia da censurare. Per quanto riguarda la pioggia sulla roccia – conclude riferendosi all’ultima parte del post di ieri di Giorgia Meloni – , magari non scalfisce subito, ma può far nascere un bell’arcobaleno».

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