Caso Segre-Seymandi, lei perde anche la carica di Ceo di Savio ma rimane in azienda

Seymandi rimane anche nel consiglio di amministrazione dell’azienda con un ruolo di maggioranza, mentre a prendere il suo posto sarà Anton Abramov

Cristina Seymandi non è più amministratrice delegata di Savio Thesan, comparto aziendale dedicato ai serramenti e filtraggio d’aria del gruppo Savio Spa. L’imprenditrice torinese ne era alla guida da quando era stata effettuata l’acquisizione tramite Hope, il suo gruppo industriale, con il quale aveva rilevato Savio da Giulio Segre, figlio dell’ex promesso sposo Massimo Segre. Seymandi, riporta Lo Spiffero, vede quindi ridimensionarsi – da Ceo a vicepresidente – il suo ruolo nella compagnia, sulla quale avrà un controllo meno operativo. Seymandi rimane però nel consiglio di amministrazione dell’azienda con un ruolo di maggioranza, mentre a prendere il suo posto sarà Anton Abramov, 70enne uomo di fiducia di Massimo Segre.


I 700 mila euro

Gioco di poltrone che sembra essere l’atto definitivo della coppia della Torino bene che in estate era stata protagonista delle cronache dopo che Segre, durante la festa organizzata per annunciare le loro nozze, aveva accusato di tradimento la compagna davanti agli invitati. Non ci è voluto molto prima che in gioco entrassero gli avvocati. Per settimane tutto è girato intorno a un prelievo da 700 mila euro somma che Seymandi avrebbe prelevato nel marzo 2022 da un conto in comune e spostato su un altro deposito, secondo i legali della donna non prima di aver ottenuto il via libera dal banchiere torinese. Segre aveva chiesto il sequestro conservativo del denaro, ma vi ha rinunciato in cambio della remissione di una querela (preannunciata ma non avvenuta), depositata dall’avvocato Claudio Strata, per conto di Seymandi. Contenente accuse di diverso tipo, dalla diffamazione alla violenza privata.


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