Libano, colpita la base Onu dove sono di stanza i soldati italiani. Beirut: «È stata l’artiglieria israeliana»

L’incidente confermato dal portavoce dell’Unifil: nessuna vittima o ferito, ci sarebbero solo danni materiali

Il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani, è stato colpito poco fa da almeno un colpo di artiglieria, senza fare vittime ma solo danni materiali. Lo ha riferito all’Ansa il portavoce di Unifil Andrea Tenenti. Fonti dell’intelligence militare libanese affermano che il proiettile, del calibro di 155 mm, sarebbe provenuto da Israele. La base danneggiata si trova a Naqura, a ridosso della Linea di demarcazione tra Libano e Israele, ed era stata già colpita lo scorso 15 ottobre da un razzo, proveniente in quel caso dal Libano: anche allora non c’erano state vittime. Nella base, che ospita il quartier generale della missione al comando del generale spagnolo Aroldo Lazaro, ci sono attualmente circa un centinaio di militari italiani tra cui carabinieri e aviazione. Solo pochi giorni fa a far loro visita era stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, con l’obiettivo – aveva detto- di «accertarsi di persona delle condizioni di sicurezza, del morale e dell’attuale situazione del contingente italiano». Conclusa la visita, Crosetto aveva chiarito che il governo italiano resta(va) per il momento impegnato a preservare la presenza dei militari italiani in Libano, così da continuare a garantire la pace, ma nella misura in cui resti tutelata la loro sicurezza.


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