«Mi ha rotto la costola a calci»: l’ordinanza che ha portato ai domiciliari il trapper Gallagher

La compagna di Gabriele Magi racconta i maltrattamenti e le lesioni

«Era strafatto, mi ha rotto una costola prendendomi a calci. Da mesi non stiamo più insieme: sono distrutta da quello che ho dovuto sopportare. Non voglio più avere nulla a che fare con lui». Comincia così la denuncia dell’ex fidanzata 29enne di Gallagher alias Gabriele Magi, arrestato ieri e posto ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. L’ultima lite risale allo scorso 8 novembre. La cartella clinica parla di percosse agli arti superiori. Le 12 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare raccontate oggi dal Corriere Roma descrivono una situazione impossibile da sostenere. Fatta di calci sul viso e spinte contro il termosifone. «Era strafatto, mi ha rotto una costola prendendomi a calci. Da mesi non stiamo più insieme: sono distrutta da quello che ho dovuto sopportare. Non voglio più avere nulla a che fare con lui».


Il capo d’imputazione

Nel capo d’imputazione si ricorda il 12 luglio del 2022 Magi rientra a casa. Era «strafatto, sembrava indemoniato», racconta un amico di Alice. Lui inizia a picchiarli entrambi. «Mi ha colpito con un calcio alla schiena così forte che mi ha fatto cadere per terra», dice lei agli inquirenti. «Avvertivo dolore perché un pezzo di costola mi si era staccato». Il ricordo dell’amico: «Lei era in terra dolorante e Gabriele diceva di non averle fatto nulla. Ma le dava calci sul corpo mentre lei era distesa sul pavimento». Secondo l’amico «era evidente che il suo stato di alterazione fosse collegato all’uso di droghe». Un altro episodio risale all’aprile 2021: «Si dimostrò aggressivo, colpì molti oggetti in casa». Successivamente lei si accorge di essere incinta. Pensa di abortire ma la madre del rapper la convince a tenerlo. L’ultima lite lo scorso 8 settembre: in ospedale scrivono di «percosse agli arti superiori». Scatta la denuncia, poi l’arresto. L’avvocato Gian Maria Nicotera, che lo assiste, dice: «Il mio assistito è sorpreso e addolorato da quanto successo».


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