Giovan Battista Badalamenti, il boss ricercato tra Stati Uniti e Italia (sfuggito alla cattura) e quell’incontro con Matteo Messina Denaro prima della cattura

Intercettato a luglio si vantava con il nipote del numero uno di Cosa Nostra di aver incontrato lo zio prima della sua cattura

Irreperibile, un fantasma, nonostante Fbi e polizia italiana fossero sulle sue tracce da tempo. Giovan Battista Badalamenti, 69 anni, boss mafioso del clan di Torretta, nel palermitano, da tempo vive negli Stati Uniti ed è sfuggito al blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, condotto dall’Fbi e dal Servizio centrale operativo di Roma. Badalamenti è ricercato, anche se il suo nome risultava nell’elenco dei 17 fermati tra Palermo e New York. Lo scorso luglio era stato intercettato mentre diceva a Salvatore Prestigiacomo (uno dei fermati), nipote di Matteo Messina Denaro, di avere incontrato il numero uno di Cosa Nostra poco prima del suo arresto. Nell’operazione di quattro giorni fa sono stati fermati (e i fermi sonos tati convalidati dal Gip di Palermo) Francesco Rappa, Giacomo Palazzolo, Salvatore Prestigiacomo di 54 anni e Salvatore Prestigiacomo di 50 anni, Isacco Urso e Maria Caruso.


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