Scissione nei Fridays for Future, i tedeschi rompono con Greta Thunberg: «Andiamo via: noi contro ogni antisemitismo»

La 20enne, simbolo per gli ambientalisti in tutto il mondo, ha deciso di mostrare il suo sostegno a Gaza, attirando su di sé diverse accuse

Prima la pubblicazione di una foto dove, insieme ad altri attivisti, reggeva dei cartelli pro Palestina. «Settimana 270. Oggi scioperiamo in solidarietà con la Palestina e Gaza. Il mondo deve parlare apertamente e chiedere un cessate il fuoco immediato, giustizia e libertà per i palestinesi e tutti i civili colpiti». Poi le manifestazioni per il clima, in svariati Paesi, e durante le quali sono fioccate le bandiere palestinesi. Nessuna presa di distanze da parte di Greta Thunberg, che anzi proprio ieri è stata protagonista di una contestazione in Olanda per un suo intervento sul conflitto in Medio Oriente. Durante la marcia per il clima ad Amsterdam, l’attivista con indosso una kefiah ha commentato quel che sta accadendo nella Striscia di Gaza, invitando dal palco ad «ascoltare le voci di coloro che sono appressi e di coloro che lottano per la libertà e per la giustizia. Altrimenti – ha aggiunto – non può esserci giustizia climatica senza solidarietà internazionale». L’intervento è stato poi interrotto da un uomo che le ha contestato di voler trasformare la manifestazione ambientalista in un «evento politico».


La rottura

Dopo quell’episodio e le dichiarazioni che nei giorni scorsi aveva fatto l’attivista svedese, il gruppo tedesco dei Fridays for Future ha deciso di rompere i rapporti con lei: «Greta Thunberg sta ferendo molte persone con la sua posizione in questo momento – hanno scritto sui social – Il fattore decisivo per noi è che lei non rappresenta Fridays for Future Germania, noi rappresentiamo noi stessi. Come movimento, ci opponiamo chiaramente a tutte le forme di antisemitismo – spiegano gli attivisti tedschi – Non scendiamo a compromessi su questo punto. Ci battiamo per la protezione della vita ebraica, qui e ovunque». La sospensione dei legami tra Fridays for Future Germania e l’organizzazione internazionale arriva al termine di un percorso che già da qualche giorno vedeva Thunberg nel bersaglio dei tedeschi. Il presidente del Consiglio centrale degli Ebrei in Germania, Josef Schuster, aveva invitato gli attivisti di Fridays for Future in Germania ad abbandonare l’organizzazione internazionale, «cambiando il nome» e interrompendo ogni contatto». Anche i media tedeschi, tra cui la Bild, in alcuni commenti avevano invitato Luisa Neubauer, nota attivista per il clima, a «separare la propria strada da quella di Thunberg», visto che sulla questione israelo-palestinese «Fridays for Future International utilizza il linguaggio degli islamisti e dei complottisti», usando concetti come «martiri» e «bugie dei media occidentali» nella difesa della causa palestinese.


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