«Il cambiamento climatico? Non è frutto dell’uomo». E la presidente di Arpa Lombardia perde il posto: sfiduciata col voto segreto

La maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale lombardo difende pubblicamente la dirigente. Ma quando scatta il voto segreto, passa la mozione di sfiducia

La frase sul negazionismo climatico è costato il posto alla neo presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente lombarda, Lucia Lo Palo. Il Consiglio regionale della Lombardia ha sfiduciato la dirigente, dopo che in un’intervista all’agenzia Italpress a Claudio Brachino aveva detto: «Io non credo che il cambiamento climatico sia frutto dell’uomo, perché noi attraversiamo il cambiamento climatico da sempre, da quanto la terra esiste». Eppure il posto di Lo Palo non sembrava in discussione per la maggioranza del presidente Attilio Fontana. Almeno nelle dichiarazioni pubbliche non sono mancati sostegni, come quello del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Christian Garavaglia: «La scienza continua ad animare un dibattito sul tema del cambiamento climatico. L’uomo influenza con le sue attività l’ambiente nel quale vive, è innegabile. Ma le dichiarazioni di Lo Paolo vanno colte nell’interezza del suo pensiero, ovvero che il cambiamento trova la propria genesi in altri fattori. Quindi non c’è alcun negazionismo».


Il voto segreto

Dopo la mozione di sfiducia presentata dal Pd Pierfrancesco Majorino, è però arrivata a sorpresa la dichiarazione del consigliere leghista Alessandro Corbetta, che aveva raccomandato Lo Palo ad avere «più cautela nell’esternare simili affermazioni». Per poi chiarire: «Evitiamo di pretendere le dimissioni fuori luogo e lasciamole il tempo di lavorare». Passano però appena cinque minuti e parte la votazione a scrutinio segreto. Così passa la mozione della minoranza che dà il ben servito a Lo Palo.


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