Trovato morto un ostaggio vicino all’ospedale Al-Shifa di Gaza, chi era Judith Weiss: «Aveva scoperto un tumore da poco»

La donna lavorava nell’asilo del kibbutz di Be’eri. Nell’attacco del 7 ottobre era stato ucciso anche suo marito

Si trovava in una struttura vicino all’ospedale Al-Shifa di Gaza il corpo di Judith Weiss, recuperato oggi 16 novembre dall’esercito israeliano secondo il portavoce dell’Idf. La donna aveva 65 anni ed era stata rapita nel kibbutz di Be’eri il 7 ottobre, giorno dell’attacco dei terroristi di Hamas nel Sud di Israele. Secondo l’Idf, nel luogo in cui è stata scoperta senza vita la donna è stato anche ritrovato «equipaggiamento militare, inclusi fucili Kalashnikov e un lanciagranate». I rapitori sarebbero fuggiti prima dell’arrivo delle truppe israeliane. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha dichiarato che Weiss è stata uccisa dai terroristi di Hamas: «Nell’ospedale Shifa abbiamo trovato un veicolo di Hamas che doveva partecipare all’attacco del 7 ottobre – ha spiegato Hagari – Dentro c’erano mezzi di combattimento. Un veicolo di terroristi con armi in un ospedale».


Weiss era in cura per un cancro al seno, che le era stato diagnosticato pochi mesi fa, secondo Haaretz. Specializzata anche in infermieristica, lavorava nell’asilo del kibbuz, dove coordinava le attività della mensa. Suo marito Shmulik era stato considerato tra i dispersi dopo l’attacco di Hamas a ottobre, finché poi il suo corpo non è stato identificato tra le vittime nel kibbutz. La porta della stanza blindata in cui si era rifugiata Weiss con suo marito era stata ritrovata crivellata di colpi di proiettili. Nella loro casa, aggiunge Haaretz, era stato trovato un documento lasciato da Hamas in cui c’erano scritte in arabo ed ebraico come «Ti ucciderò… Togliti i pantaloni… Sei prigioniero… Abbiamo degli ostaggi… Uccideremo gli ostaggi».


Il ritrovamento per l’esercito israeliano confermerebbe i sospetti sulle attività di Hamas all’interno di strutture ospedaliere, come quella di al Shifa, la più grande di Gaza. L’Idf ha ribadito di avere «informazioni chiare» sulla presenza degli ostaggi nell’ospedale. L’esercito israeliano parla poi di «nuove prove» secondo cui una rete di tunnel sarebbe presente sotto il complesso ospedaliero.

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