No! Questo non è un prosciutto “cinese” a uso alimentare

Della marca non c’è traccia né sul web né sui siti del ministero. L’ipotesi più probabile è che si tratti di un prodotto da esposizione

Circola un video in cui dei ragazzi spappolano a mani nude quello che ha tutto l’aspetto di essere un prosciutto crudo. Al suo interno anziché un unico pezzo di carne, trovano brandelli e frammenti che sembrano essere gli scarti di lavorazione del prosciutto tenuti assieme da un involucro che ne mantiene la forma. Secondo l’analisi, l’ipotesi più probabile è che si tratti di un prodotto da esposizione.

Per chi ha fretta:

  • Circola il video di un prosciutto che sembra essere fatto di scarti e si smembra con le mani.
  • Il filmato circola almeno dal 2019.
  • Si sostiene che sia un prosciutto cinese, ma non ci sono prove.
  • Il prosciutto non può essere legalmente acquistato in Italia.
  • Della marca non c’è traccia né sul web né sui siti del ministero.
  • L’ipotesi più probabile è che si tratti di un prodotto da esposizione.

Analisi

Di seguito vediamo uno screenshot di uno dei post che diffondono il video. La descrizione recita: «Plosiutto Cludo di Palma Oliginale», ricalcando lo stereotipo della pronuncia che spesso le persone cinesi hanno dell’italiano.

Il video circola almeno dal 2019, e ne cita un altro, anch’esso all’epoca molto virale, definito dai ragazzi del filmato oggetto di verifica «video censura». Se le immagini di questo video non danno particolari indizi sulla fattura del prosciutto, è il video censura a offrire qualche dettaglio in più. Appare in fatti un prosciutto intero confezionato. Sull’etichetta si legge la marca: «Antica cantina dei sapori», poi il prodotto: «prosciutto stagionato disossato». Anche questo viene smembrato con le mani, e al suo interno non si rivela essere un unico pezzo di carne, ma un insieme di brandelli dall’aspetto poco edibile.

Niente marchio CE

Si sostiene che sia un prosciutto cinese, ma di ciò non viene mostrata alcuna prova. Quel che è certo è che sull’etichetta non è presente il marchio CE, rilasciato agli stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale, ed alle organizzazioni che si occupano di allevamento, macellazione, trasporto, stoccaggio e talvolta commercializzazione (come nell’esempio qui sotto). Potrebbe quindi trattarsi di un prodotto contraffatto, di un prosciutto non acquistato nell’Ue, o di un prodotto non destinato all’alimentazione.

«Un prosciutto da esposizione»

Proprio quest’ultima è la tesi esposta a Open nel 2019 da Fabrizio Malara, proprietario di un negozio di alimentari in Friuli. Potrebbe trattarsi di un prosciutto da esposizione, fatto con veri pezzi di carne ma non destinato al consumo alimentare umano: «Sono prosciutti ricomposti con scarti ed usati per esposizione nelle vetrine dei negozi o appesi dietro i banchi salumi. I prosciutti invece sempre in esposizione con zampino sono prosciutti veri ma difettosi e non vendibili. Tutto quello che si può vendere non viene messo in esposizione». A ciò si aggiunge un altro elemento: la marca del prosciutto non è italiana. O perlomeno non risulta registrata nella banca dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si esclude anche che si tratti di un prodotto difettoso poi richiamato, dato che il marchio Cantina dei Sapori non appare nella lista del Ministero della Salute.

L’annuncio polacco

Ciò non vuol dire che non esistano frodi che coinvolgono il prosciutto crudo, nel 2016 una raccolta di casi particolarmente si poteva leggere su sito di Slow Food. Del marchio Antica Cantina dei Sapori praticamente non c’è traccia su internet fatta eccezione per questo annuncio di vendita di un prosciutto del peso di 8.185 kg pubblicato sul sito polacco Allegrolocalnie da Piotr, iscritto oltre 16 anni fa. Il prezzo richiesto è di 450 zloty, ovvero circa 100 euro al cambio del 17 novembre 2023.

Conclusioni

Circola il video di un prosciutto che sembra essere fatto di scarti e si smembra con le mani. Il filmato circola almeno dal 2019. Si sostiene che sia un prosciutto cinese, ma non ci sono prove. Il prosciutto non può essere legalmente acquistato in Italia. Della marca non c’è traccia né sul web né sui siti del ministero. L’ipotesi più probabile è che si tratti di un prodotto da esposizione.

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