Putin al G20 evoca la svolta: «La guerra in Ucraina è una tragedia, pronti a mettervi fine». Meloni: «Semplice: ritiri le truppe»

Il leader russo apre spiragli, ma attribuisce lo stallo all’Ucraina: «Sono loro che non vogliono trattare». La replica della premier italiana

La guerra in Ucraina è una «tragedia» e occorre pensare a come «mettervi fine». Di più, la Russia è «pronta a negoziati». Lo ha detto oggi, mercoledì 22 novembre, il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al vertice del G20. Il leader del Cremlino ha tuttavia osservato che al momento a ostacolare l’apertura di negoziati sarebbe l’Ucraina: «Zelensky ha firmato un decreto legge per proibirli», ha affermato Putin. Quanto all’altro conflitto in corso su cui si concentrano le attenzioni della comunità internazionale, quello in Medio Oriente, se la guerra in Ucraina è «uno shock», lo è anche «lo sterminio della popolazione civile in Palestina», ha detto ancora Putin nel corso del suo intervento. A replicare a Putin nel corso del vertice è stata, secondo quanto riporta Palazzo Chigi, Giorgia Meloni, collegata via video da Berlino, dove si trova per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Se la Russia vuole davvero riportare la pace in Ucraina, si ritiri dai territori illegalmente occupati e ristabilisca così la piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, ha detto in sintesi la premier nel corso del vertice. Meloni avrebbe quindi ribadito la sua condanna delle azioni perpetrate da Mosca a partire dal 24 febbraio 2022, «anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere».


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