Filippo Turetta, domani l’interrogatorio con il pm: «Stavolta potrebbe parlare». Nelle stesse ore l’autopsia su Giulia Cecchettin

Davanti al gip si era avvalso della facoltà di non rispondere ma aveva fornito dichiarazioni spontanee

A distanza di tre giorni dall’interrogatorio di garanzia in carcere con la giudice per le indagini preliminari Benedetta Vitolo, domani Filippo Turetta si sottoporrà all’interrogatorio del pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni. Davanti alla gip si era avvalso della facoltà di non rispondere, fornendo delle dichiarazioni spontanee in cui confermava quanto dichiarato alle autorità tedesche, ammettendo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Questa volta però Turetta potrebbe decidere di parlare e rispondere alle domande del pm, nell’incontro che avverrà venerdì 30 novembre mattina nel carcere Veronese di Montorio. A spingere in questa direzione sono i quattro colloqui avvenuti in questi giorni tra l’indagato e il suo legale, Giovanni Caruso, che ha interloquito anche con gli inquirenti. Nelle stesse ore poi verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, ritrovato a una settimana dalla scomparsa in un canalone nei pressi del lago di Barcis. Nell’interrogatorio di garanzia, il 22enne aveva manifestato la volontà di non sottrarsi alle sue responsabilità, ora è da capire se la sua collaborazione con le indagini sarà piena. Uno dei punti che il magistrato vorrà chiarire è quello della premeditazione.


Il punto sulle indagini

La sera in cui la studentessa di Vigonovo è scomparsa, aggredita prima davanti casa poi nella zona industriale di Fossò, Turetta ha portato con sé due coltelli e il nastro adesivo acquistato nei giorni precedenti. Elementi questi, insieme ad altri già raccolti dai carabinieri che stanno indagando sull’omicidio, che spingono in quella direzione. L’interrogatorio si svolgerà prima dei risultati autoptici, nella convinzione che questo primo incontro sia comunque importante per il prosieguo delle indagini. E per la definizione dell’impianto accusatorio. Negli ultimi giorni gli investigatori hanno sentito anche alcune amiche di Giulia Cecchettin, per ricostruire il suo rapporto con l’ex fidanzato. La relazione tra i due era finita da alcuni mesi ma, stando anche all’audio della giovane circolato la scorsa settimana, Turetta insisteva per mantenere un rapporto con la studentessa, mettendola a disagio. Nei prossimi giorni gli inquirenti andranno in Germania a ritirare l’auto, la Fiat Grande Punto, sulla quale Turetta ha trascinato Giulia Cecchettin, dandosi poi alla fuga. Nella vettura potrebbero esserci ulteriori reperti importanti per l’indagine. Mentre nelle porsisme settimane i carabinieri del Ris di Parma eseguiranno alcuni accertamenti irripetibili, come quelli sulle tracce di sangue, sulla macchina e sui coltelli.


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