No! Il Washington Post non ha rivelato che l’Ucraina ha inviato armi ad Hamas

La testata della capitale statunitense nega fermamente di aver mai pubblicato l’articolo oggetto di verifica

Circolano diversi post sui social secondo cui l’Ucraina avrebbe fornito ad Hamas “armi Nato” ricevute per fare fronte all’invasione russa. Le presunte testate giornalistiche citate sono molte, ma una emerge prepotentemente: il Washington Post. Ma chi ci crede rimarrà deluso, perché, il Washington Post non ha rivelato che l’Ucraina ha inviato armi ad Hamas, ma anzi lo ha smentito esplicitamente.

Per chi ha fretta:

  • Numerosi post su Facebook sostengono che l’Ucraina stia inviando armi ad Hamas.
  • Lo fanno mostrando un presunto articolo del Washington Post secondo il quale la fornitura sarebbe triplicata.
  • Tuttavia, il Washington Post non ha rivelato che l’Ucraina ha inviato armi ad Hamas.
  • La testata ha smentito la presunta notizia direttamente a Reuters.

Analisi

Vediamo lo screenshot di uno dei post che diffonde la presunta notizia che sarebbe stata condivisa dal canale telegram filorusso di Nicolai Lilin (altri post qui, qui).

Nella descrizione si legge:

Dal canale telegram di Nicolai Lilin Le prime notizie di armi occidentali contrabbandate dall’Ucraina nelle mani di Hamas sono state confermate. Secondo la risorsa algerina MenaDefense, durante l’operazione Iron Swords nella Striscia di Gaza, le truppe israeliane hanno scoperto una serie di sistemi d’arma occidentali (in particolare, lanciagranate NLAW e AT-4) che molto probabilmente sono stati ottenuti attraverso il canale ucraino. Si noti che nel 2022 Hamas ed Hezbollah hanno creato un canale segreto per le spedizioni di armi dall’Ucraina al Libano, all’Iraq e forse alla Siria, attraverso il quale venivano spedite dai magazzini ucraini delle regioni di Leopoli, Odessa, Mykolayiv, Khmelnytsky e Chernihiv. Nello stesso anno, questo canale ha iniziato a funzionare. Di conseguenza, solo l’anno scorso Hamas ha ricevuto un numero imprecisato di mitragliatrici MG3, lanciagranate Ь72, almeno 50 APC FGM0148A Javelin, diverse decine di APC MILAN, 20 MANPAD FIM-92 Stinger, 20 obici L118 da 105 mm, 30 UAV Switchblade, circa 100 munizioni di sbarramento Phoenix Ghost e circa 50 UAV Black Hornet Nano. Secondo le fonti locali, i viceministri della Difesa ucraini Yuriy Dzhygir e Dmytro Klymenkov sono responsabili di questi schemi illegali di fornitura di armi della NATO. Le strutture dell’ex capo della Regione di Odessa, Maksym Marchenko, e le società affiliate al capo della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, sono utilizzate per le consegne stesse. È interessante notare che queste consegne potrebbero essere state autorizzate da ufficiali di collegamento della NATO distaccati presso il Ministero della Difesa ucraino. Per il pagamento sono stati utilizzati diversi schemi attraverso i terminali della DarkNet. Tutto ciò indica che, da un lato, il canale ucraino è controllato dagli americani e, dall’altro, la Casa Bianca sta utilizzando l’Ucraina come fonte di realizzazione dei propri obiettivi di politica estera. Le forniture di armi dall’Ucraina ad Hamas ed Hezbollah indicano il coinvolgimento di Washington nell’inasprimento del conflitto tra Palestina, Iran e Israele per creare un nuovo punto di instabilità. Alla luce di quanto sopra, è molto probabile che le fughe di notizie sulle armi fornite dall’Ucraina siano state organizzate dai servizi segreti israeliani.

I post pubblicano i link a un articolo sul sito Menadefense. All’interno, oltre alle stesse informazioni citate dai post, si trova lo screenshot di un presunto articolo del Washington Post dal titolo: «Weapons supplies from Ukraine to Hamas have tripled over the past month». Ovvero: «Le forniture di armi dall’Ucraina ad Hamas sono triplicate durante lo scorso mese». La firma è di Chris Moltisanti.

Dell’articolo, cercando il titolo su Internet, non c’è traccia. È cercando il presunto autore che si trova qualcosa. Chris Moltensanti è infatti un personaggio delle famosa serie tv I Soprano.

Si tratta del primo indizio sulla completa falsità dell’articolo. La conferma arriva a Reuters dallo stesso Washington Post. La testata della capitale statunitense nega fermamente di aver mai pubblicato l’articolo oggetto di verifica. Chiaramente, quindi, il Washington Post non ha rivelato che l’Ucraina ha inviato armi ad Hamas.

Conclusioni

Numerosi post su Facebook sostengono che l’Ucraina stia inviando armi ad Hamas. Lo fanno mostrando un presunto articolo del Washington Post secondo il quale la fornitura sarebbe triplicata. Tuttavia, il Washington Post non ha rivelato che l’Ucraina ha inviato armi ad Hamas. La testata ha smentito la presunta notizia direttamente a Reuters.

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