Stupro Caivano, ai domiciliari il 19enne arrestato. L’avvocato delle bambine: «Loro ancora lontane dalle famiglie, vittime due volte» – Il video

Le ragazzine di 10 e 12 anni sono state affidate in case-famiglia. Il gip ha accolto la richiesta di concedere il braccialetto elettronico a uno degli indagati

Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha accolto la richiesta della difesa di uno dei due maggiorenni arrestati per le violenze sessuali su due bambine di 10 e 12 anni a Caivano, nel Napoletano. Nell’inchiesta sono coinvolti 7 minorenni e due adulti, secondo l’accusa responsabili delle violenze di gruppo sulle bambine avvenute nel luglio scorso e proseguite nei mesi successivi. Ora il 19enne potrà andare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in un comune nel Veneziano. Proprio questa possibilità ha persuaso il giudice a concedere l’attenuazione della misura cautelare. Per il gip, gli abusi ripetuti ai danni delle due bimbe «si sono innestati in un contesto territoriale di profonda incuria e abbandono e sono stati agevolati dal senso di appartenenza al gruppo criminale dei suoi membri», per questo l’allontanamento del 19enne da Caivano, «appare elemento piuttosto rassicurante in ordine alla rescissione dei legami con il predetto contesto, inducendo a confidare in un’adeguata capacità autocontenitiva».


Il legale delle vittime

Di diverso avviso la Procura e i legali delle due giovanissime vittime, che sottolineano «la personalità violenta e trasgressiva» del 19enne e il «ruolo da protagonista nella vicenda». L’avvocato Angelo Pisani rivolge una dura accusa al «sistema giustizia Italia», che concede i domiciliari a quello che è ritenuto il responsabile principale delle violenze e della diffusione dei video, mentre le due bambine sono ancora lontane dalle loro madri, affidate a case-famiglia. «Una decisione inspiegabile da parte del gip, non ci sono parole. In questo momento in cui si parla tanto di tutela delle vittime, di tutela delle donne, e assistiamo a una giustizia così generosa», è lo sfogo del legale, «le mamme delle bambine sono esterrefatte, tutti aspettiamo giustizia e aspettiamo che le vittima possano tornare dalle loro famiglie. La difesa aveva dato parere negativo alla differente carcerazione di quello che è ritenuto il responsabile principale delle violenze e degli abusi. Speriamo che la Procura possa impegnare questo provvedimento».


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