No! L’offerta del menu a 3 euro del McDonald’s non riguarda della fantomatica carne scaduta

L’offerta di un menù a 3 euro ha scatenato la diffusione di una notizia del tutto infondata

In un precedente articolo avevamo parlato della bufala riguardante la “vendita di carne umana” presso la catena McDonald’s. In questi giorni, i locali sono stati presi letteralmente d’assalto da numerosi clienti a seguito di un’offerta: il menu large Crispy McBacon a soli 3 euro, praticamente scontato del 70% rispetto al prezzo normale. Un singolo panino tra i tanti in vendita nel menù, ma quanto basta per scatenare i bufalari accusando McDonald’s di volersi liberare di carne e pane scaduto attraverso la promozione.

Per chi ha fretta

  • Non risulta alcun intervento della Guardia di finanza, così come il sequestro di presunti magazzini McDonald’s e delle 300 denunce.
  • Non risulta alcun intervento dei NAS dei Carabinieri prima, durante e dopo l’offerta del menù a 3 euro di fine novembre 2023.

Analisi

Ecco un post di esempio dove viene condiviso il messaggio fuorviante:

ULTIMA ORA: CLAMOROSO PER MCDONALD IN ITALIA, GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 4 MAGAZZINI MC, FILA PER I MENÙ A 3 EURO, CARNE E PANE SCADUTO, OLTRE 300 DENUNCIE ARRIVATE

Nessun riscontro

Non si trova alcun riscontro in merito a un’operazione da parte della Guardia di finanza e il sequestro di 4 magazzini attribuiti al McDonald’s. Bisogna tornare indietro nel 2018 per leggere una notizia che riporta un intervento delle fiamme gialle nei confronti della catena di fast food, ma per una questione puramente finanziaria e non riguardo a del cibo scaduto. Non si trova riscontro nemmeno in merito alle denunce.

Ci fosse stato un intervento delle forze dell’ordine per dei fantomatici magazzini sequestrati, in particolare i NAS dei Carabinieri (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) incaricati nelle indagini in campo alimentare, i locali avrebbero ricevuto ben altre visite oltre ai clienti desiderosi di acquistare un singolo menù a 3 euro.

Origine dei prodotti

Si apprende che la catena di fast food ottiene i suoi prodotti da aziende italiane. In un articolo del Sole24Ore del 2020 si parla di 94 mila tonnellate di cibo made in Italy all’anno. Nel sito ufficiale del McDonald’s viene riportato un elenco dei fornitori (dei quali l’85% italiani) così sintetizzato:

La maggior parte dei nostri fornitori ha sede in Italia; ogni anno acquistiamo oltre 100 mila tonnellate di materie prime agroalimentari provenienti dal nostro Paese. Tra i principali fornitori, ci sono Inalca per la carne bovina, Amadori per il pollo, Bindi e Cupiello per torte, brioche e prodotti da forno, la Centrale del Latte di Brescia e Granarolo per il latte, Sab e Bonduelle per l’insalata, Ottolina per il caffè, Oranfrizer, Vog e Macé per arance, mele e frutta, IGreco per l’olio extravergine d’oliva, Bimbo per il pane e Italia Alimentari (società del Gruppo Cremonini) e il Salumificio Fratelli Beretta per il bacon.

Conclusioni

Non risultano interventi della Guardia di finanza nel sequestro di magazzini legati al McDonald’s e della carne scaduta. Tale bufala, oltre ad essere infondata, danneggia non solo la catena di fast food, ma anche i fornitori in gran maggioranza italiani.

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