Tajani e l’imbarazzo per le sparate anti-Ue di Salvini: «Pd, Iv e M5s turbati? Eppure al governo con la Lega ci sono stati anche loro» – Il video

Al question time alla Camera anche il ministro Piantedosi prova a spegnere le polemiche delle opposizioni: sul piano Cpr in Albania

Quanto costerà alle casse pubbliche il protocollo siglato con Tirana per la realizzazione di centri per migranti sul territorio albanese? Secondo alcuni organi di stampa, la cifra dell’operazione potrebbe lievitare fino a 200 milioni di euro. Una voce di spesa notevole e che ha portato il Movimento 5 stelle a interrogare Matteo Piantedosi sul tema. «Lo stanziamento è di certo inferiore a quanto emerso su alcuni organi di stampa. La puntualizzazione delle risorse è in corso nelle strutture ministeriali, ma vanno viste come investimenti nella gestione delle politiche migratorie. Ci saranno poi compensazioni per i costi che gravano sul sistema d’accoglienza a causa dei massicci arrivi di migranti», ha risposto il ministro dell’Interno, durante il question time.


Parlando ai deputati presenti in Aula, poi, il titolare del Viminale ha rivendicato il grado di innovazione dell’accordo, «in linea con gli obiettivi del governo in materia migratoria, tra i quali rimane in primo luogo fermare le partenze grazie a una forte iniziativa internazionale ed europea sulle cause che alimentano i flussi». La risposta non ha soddisfatto il 5 stelle Alfonso Colucci che, in fase di replica, ha derubricato l’iniziativa a propaganda per le elezioni europee. «Non ne facciamo una questione ideologica. Se avesse vantaggi per l’Italia lo sosterremmo, ma non produrrà alcun vantaggio per l’Italia a fronte di costi enormi. È inaccettabile che risorse così ingenti non vadano a chi è più in difficoltà. Vista la sua natura propagandistica, è un ennesimo spot di Giorgia Meloni in vista delle Europee, mettendo il relativo costo a carico dei cittadini italiani. Questo non può che definirsi disonorevole».


Guarda sempre all’estero, ma agli accordi politici e non tra Stati, la domanda fatta ad Antonio Tajani. Italia Viva gli ha chiesto se le alleanze di Matteo Salvini con i leader europei sovranisti, convogliati a Firenze la scorsa domenica per l’evento di Identità e democrazia, non compromettano i rapporti dell’Italia con gli altri Stati membri. «A chi si preoccupa per la posizione della Lega in Europa, ricordo che al governo con la Lega – esecutivo Draghi – ci sono stati Partito democratico e Movimento 5 stelle senza turbamenti di alcun tipo. Se non c’era ragione di preoccuparsi allora, non ce n’è adesso. Unione europea e Alleanza atlantica sono i riferimenti fondamentali per l’Italia, vogliamo restare in Europa e farlo da protagonisti. Le diverse sensibilità in una coalizione non hanno nessun impatto sull’esecutivo e sui negoziati in Europa dove non devono necessariamente riprodursi gli stessi scenari italiani. Chi si augura una spaccatura al governo resterà deluso», ha affermato Tajani.

La risposta non ha soddisfatto il deputato renziano Davide Faraone: «Tajani finge di non comprendere quali siano i problemi creati dalle affermazioni di Salvini contro l’Europa. Davanti alle sparate di Salvini contro l’Europa la sua giustificazione è che il piano europeo e quello italiano sono separati. Sono considerazioni che da un europeista come lui non mi aspetterei. Le idee che portiamo avanti in Europa devono infatti essere coerenti con quelle per cui ci battiamo in Italia. Per Forza Italia Salvini sbaglia ad andare dietro a certi personaggi? Salvini non è andato dietro ai personaggi da cui si dichiara lontana: Salvini è uno di loro. Continuando a dire che le sue parole non hanno conseguenze, mente sapendo di mentire. La diffidenza di alcuni partner europei deriva proprio da dichiarazioni come quelle di Matteo Salvini».

Leggi anche: