Gino Cecchettin sotto attacco sui social: ripescate battute sessiste su un profilo X col suo nome. È stato hackerato?

Rispuntano in rete vecchi post del padre della ragazza di Vigonovo uccisa dall’ex compagno. L’ombra dell’operazione mirata per intaccare la figura del padre

Da qualche ora è partito un attacco social nei confronti di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, ripescando da un profilo X che ha la sua foto, il suo nome e cognome e identificato come @ginother alcuni post di carattere sessista e di commento non proprio galante ad attrici e personaggi dello spettacolo. Dopo la diffusione degli screenshot a lui attribuiti il profilo X è stato chiuso ed ora tutti i post non sono più visibili. Lo scopo di chi attacca il papà di Giulia ripescando dalla memoria quei tweet è naturalmente quello di demolirne la figura di simbolo della lotta al patriarcato diventata granitica dopo il commovente discorso fatto il giorno dei funerali della figlia. E nelle intenzioni c’è anche quella di convincere il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara a fare marcia indietro sulla intenzione dichiarata di trasmettere quel discorso alle scuole perché venga letto a tutti gli studenti.


È possibile anche che qualcuno abbia hackerato quel profilo trasformando con questa intenzione qualche tweet esistente per farlo sembrare più “da osteria”. Con l’Internet wayback machine però abbiamo trovato antichi tweet di quello stesso account che aveva nel 2017, nel 2018 o in anni più recenti sempre la stessa foto- un po’ più giovanile- di Gino Cecchettin. La maggiore parte dei post pescati dalla memoria aveva caratteristiche politiche. Si comprende come non gli andassero a genio né Matteo Salvini né il Movimento 5 stelle, e come ironizzasse ogni tanto anche su Matteo Renzi. In un post respinge le tesi complottiste sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Qualcuno dei post sessisti incriminati in effetti appare dalla memoria di Internet, altri invece non corrispondono.


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