Napoli, condannato a 4 anni un senza fissa dimora per il rogo della Venere degli stracci di Pistoletto

L’incendio dell’opera, esposta in piazza Municipio, lo scorso luglio: il 32enne dovrà anche pagare una multa di 4mila euro

È stato condannato a 4 anni di reclusione e a 4mila euro di multa Simone Isaia, il 32enne senza fissa dimora ritenuto responsabile dell’incendio della Venere degli Stracci. L’opera di Michelangelo Pistoletto si trovava in piazza Municipio a Napoli, inaugurata da appena due settimane quando, a metà luglio, è andata completamente distrutta in un incendio. A poche ore dal rogo, la polizia aveva individuato il presunto responsabile e lo aveva fermato. Il gup di Napoli Linda Comella lo ha condannato oggi, 7 dicembre, secondo il rito abbreviato. L’artista biellese ha realizzato la prima versione dell’opera nel 1967: si tratta di una scultura in cemento che riproduce la Venere con mela di Bertel Thorvaldsen, del 1816, con accanto un cumulo di stracci. Quella inaugurata a Napoli il 28 giugno era una versione di grosse dimensioni, ma se ne trovano altre anche al Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, al Museo d’arte contemporanea del castello di Rivoli e nella Tate Gallery di Liverpool, oltre che nella Fondazione Pistoletto di Biella. Subito dopo l’incendio, che avvenne poco prima dell’alba, il sindaco Gaetano Manfredi aveva puntato il dito contro i giovanissimi. Fu poi fermato dalle forze dell’ordine il 32enne, originario del Napoletano, con le accuse di incendio e distruzione di beni culturali che gli sono valse la condanna.


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