Caos alla Cop28: l’Opec invita a respingere ogni accordo sui combustibili fossili. L’Ue: «Disgusto e rabbia»

In una lettera i Paesi Esportatori del Petrolio non vogliono nemmeno l’«eliminazione graduale». La ministra spagnola Ribera ha definito la mossa «disgustosa». La Francia si è definita invece «arrabbiata e sbalordita» dalla decisione

È guerra aperta alla Cop28, dopo l’uscita dell’ultimo documento della presidenza, diffuso ieri pomeriggio con una scaletta di tutti gli argomenti da sottoporre ai ministri dei 197 Paesi partecipanti alla Conferenza nell’auspicio di trovare convergenza su un accordo finale. Nei giorni scorsi, il capo dell’Opec con una lettera aveva esortato i membri del cartello petrolifero (ovvero i 13 paesi produttori tra cui Arabia Saudita, Iran ed Emirati Arabi Uniti) a respingere qualsiasi accordo ai negoziati sul clima in corso a Dubai che prevedesse l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Una notizia che ha visto la ferma reazione di ambientalisti e Paesi vulnerabili che invece puntano all’abbandono di carbone, petrolio e gas. Repubblica ha chiesto una reazione all’Agenzia internazionale dell’energia, guidata da Fatih Birol e nata durante la crisi petrolifera. «Non commentiamo», rispondono dagli uffici Iea di Parigi.


Le reazioni

Secondo quanto riporta la Reuters i membri dell’Opec sarebbero contro l’«eliminazione graduale» dei combustibili fossili nell’accordo sul clima della COP28. Insomma, una chiusura netta, che non lascia margine a trattative. Una strategia in linea con i big del petrolio, intenzionati a porre un veto a qualsiasi accordo sui combustibili fossili. Per la decima giornata della Conferenza sul Clima il presidente della Cop28 Sultan Al Jaber ha nel mentre invitato i ministri a consultazioni bilateriali e consegnare i risultati entro questo pomeriggio. La ministra spagnola per la transizione ecologica Teresa Ribera si è scagliata contro la proposta dell’OPEC definendo la mossa «disgustosa». La Francia si è definita invece «arrabbiata e sbalordita» dalla decisione.

Le opzioni di uscita dai combustibili fossili su cui si sta lavorando alla Cop28

Sono quattro finora le ipotesi stilate su Repubblica del phase out, graduale, per l’abbandono studiate alla Conferenza per il Clima in corso a Dubai. La prima prevede l’eliminazione graduale dei combustibili fossili in linea con la migliore scienza disponibile; la seconda l’eliminazione graduale dei combustibili fossili in linea con la migliore scienza disponibile, secondo il percorso indicato dall’Ilcc per restare entro gli 1.5 gradi di riscaldamento; la terza l’eliminazione progressiva dei combustibili fossili, con il settore energetico “prevalentemente” libero prima del 2050 e infine l’eliminazione progressiva dei combustibili fossili in modo da raggiungere l’azzeramento netto delle emissioni di CO2 nei sistemi energetici intorno al 2050.
Anche solo una di queste formulazioni sarebbe una decisione storica e un riconoscimento verso gli allarmi che la scienza pone da decenni verso il clima. Se non passasse nessuna di queste opzioni la Cop28 sarà a tutti gli effetti definita un tentativo fallimentare contro il riscaldamento globale.

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