Luca Zaia non si candida (per ora) alle Europee. «Nell’Europa democratica non c’è spazio per fascisti e neonazisti»

Il governatore del Veneto a La Stampa scherza sopra una sua ipotetica corsa a Bruxelles: «L’unica cosa che adesso ho in mente adesso è tornare in Spagna e magari comprarmi un cavallo»

«Non sto pensando all’Europa, se è quello che intende. E nemmeno al mio futuro. Quando si amministra bisogna rimanere concentrati su ciò che si fa e lasciare fuori il resto dai pensieri. Non ci si può far condizionare dalle proprie ambizioni». Parola del governatore del Veneto Luca Zaia a La Stampa. Poi scherza: «L’unica cosa che adesso ho in mente adesso è tornare in Spagna e magari comprarmi un cavallo». «Sebbene io non sia un esperto di geopolitica e dinamiche politiche europee – aggiunge – penso che un giorno realizzeremo gli Stati Uniti d’Europa. Quella che vediamo è ancora in mano ai tecnocrati, non si parla nemmeno la stessa lingua. Ha lasciato sola l’Italia con l’esodo biblico delle migrazioni. Nessuno ha la bacchetta magica, ma l’Europa che vogliamo non può essere concepita così». Un’Europa antifascista, gli viene chiesto. E lui replica: «Fascismo e nazismo non sono nemmeno considerati in un contesto democratico come il nostro, sono temi che non dovrebbero esistere per nessuno». Parlando di Giulia Cecchettin: «Noi possiamo fare due cose: scovare gli ultimi trogloditi e fare un lavoro di comunità. L’omicidio di Giulia è stato come un Big Bang delle coscienze e questa presa di coscienza deve aiutarci a identificare gli ‘alert’ che finora non abbiamo colto».


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