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Scoppia il caso Corsini: il dirigente dei talk Rai che ad Atreju ha attaccato Schlein. L’ad Sergio chiede una relazione – Il video

Critiche da Pd e M5s. «I suoi programmi vanno male e lui attacca come se fosse un militante». Arrivano le scuse: «Mie parole strumentalizzate»

L’amministratore delegato Rai Roberto Sergio ha chiesto – secondo quanto si apprende – al direttore Approfondimento Rai, Paolo Corsini, una relazione su quanto accaduto ieri ad Atreju ed il video integrale del suo intervento per valutare eventuali sanzioni. Rischia di diventare un caso quello del direttore dei talk di viale Mazzini. Ieri il giornalista ha inaugurato la kermesse di Fratelli d’Italia Atreju usando il termine “noi” per il partito di Giorgia Meloni e attaccando senza citarla, la segretaria Pd Elly Schlein. «Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi», ha detto dal palco, scherzando sulla consulente d’immagine scelta dalla numero uno di Largo Nazareno. Il responsabile Informazione dem Sandro Ruotolo ha dichiarato: «Può un dirigente della Rai aprire la festa di partito e dire pubblicamente “noi di Fratelli d’Italia”? E ancora, lo stesso dirigente, Paolo Corsini, può attaccare dal palco di Atreju la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein? La Rai non ha mandato in onda un programma sulla mafia di Roberto Saviano perché lo scrittore napoletano aveva criticato il ministro Salvini. Vorremmo lo stesso trattamento per Paolo Corsini: le sue dimissioni da direttore dell’approfondimento giornalistico della Rai».


Critiche da Pd e M5s: «Si dimetta»

«I suoi programmi vanno male e lui, invece di stare a lavorare in Rai per provare a risollevare, che fa? Sta ad Atreju non a fare il semplice conduttore ma ad attaccare Schlein. Non si è mai visto un direttore della Rai che attacca ad un’iniziativa di partito la leader di quello avversario come se fosse un militante. Inaccettabile. Si scusi o si dimetta», attaccano i parlamentari Pd in Commissione di vigilanza. Nel coro si uniscono anche i 5 stelle. «Non scopriamo nulla di nuovo, ma sentire dalla viva voce del direttore dell’approfondimento Rai Paolo Corsini definirsi “militante” e parlare di ritoccato orgoglio alla Festa di Fratelli d’Italia, sorprende comunque. Non per quello che dice: la sua appartenenza è nota a tutti, ma per la sfrontatezza di esprimerle senza remore in una festa di partito, davanti a tutti, dimenticando totalmente il suo ruolo di primo piano nel servizio pubblico. Domanda: ai vertici Rai va bene così o prenderanno provvedimenti?», dichiarano i colleghi M5S Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico e Riccardo Ricciardi.


Le scuse di Corsini: «Mie parole strumentalizzate»

«Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti. Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c’era ovviamente alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del Servizio Pubblico e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell’informazione», ha dichiarato in una nota il direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini.

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