La vittoria del principe Harry contro i tabloid inglesi: «Il Daily Mirror lo intercettava, ora gli deve 140mila sterline»

Esulta il secondogenito di re Carlo: «Mi è stato detto che uccidere i draghi ti brucerà, ma è un prezzo che vale la pena pagare»

Vittoria in tribunale per il principe Harry. Un giudice dell’Alta Corte di Londra ha condannato infatti l’editore del Daily Mirror, accusato dal duca di Sussex di aver raccolto illegalmente informazioni per scrivere 33 articoli sulla sua vita privata. Secondo il «principe ribelle» della royal family inglese, il tabloid avrebbe realizzato «intercettazioni telefoniche su vasta scala dal 2006 ai 2011». Nel corso del processo, il secondogenito di Re Carlo III è stato il primo reale nella storia contemporanea a deporre di persona in tribunale. Per tutta la durata del processo, il Daily Mirror si è difeso descrivendo le accuse del principe Harry come «frutto di illazioni», ma il giudice Timothy Fancourt ha riconosciuto che la raccolta illegale d’informazioni è «provata» in almeno 15 dei 33 articoli denunciati.


La difesa del Daily Mirror

Il giudice dell’Alta Corte londinese ha decretato quindi un indennizzo a Harry di 140mila sterline, a fronte dei 320mila chieste dai suoi avvocati. Ma non finiscono qui i guai per il Daily Mirror. La sentenza di oggi riconosce infatti che il tabloid ha fatto ricorso a intercettazioni illegittime a partire dal 1995, quando il principe Harry aveva solo 11 anni, e poi «in modo esteso e abituale» dal 1998. Il picco di questa attività illecita è avvenuto tra il 2006 e il 2011, nonostante l’editore Mgn (Mirror Group Newspapers) avrebbe provato a insabbiare tutto. Nelle udienze è stato coinvolto anche Piers Morgan, ex direttore del Mirror e uno dei volti più noti del giornalismo britannico, da sempre critico nei confronti di Harry e Meghan. L’editore del tabloid, al termine dell’udienza di oggi, ha diffuso una nota per scusarsi «laddove si siano verificati atti illeciti» e per assumersi «la piena responsabilità» di quanto accaduto.


Harry: «Ho ucciso il drago»

Soddisfatto il principe Harry, che in questi anni ha lanciato una vera e propria crociata contro l’invasione della sua privacy da parte dei tabloid britannici. «Mi è stato detto che uccidere i draghi ti brucerà, ma alla luce della vittoria di oggi e dell’importanza di fare ciò che è necessario per una stampa libera e onesta, è un prezzo che vale la pena pagare», ha dichiarato in un messaggio letto ai media dal suo legale David Sherborne. Il principe ribelle della royal family ha poi affermato che la sua causa contro il Daily Mirror «non riguarda solo l’hacking telefonico, ma una pratica sistematica di comportamenti illegali e scioccanti, seguita da insabbiamenti e distruzione delle prove».

Foto di copertina: EPA/Christopher Neundorf | Harry e Meghan durante un evento sportivo a Düsseldorf, in Germania (13 settembre 2023)

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