I capi di Cia e Mossad a colloquio a Varsavia con l’emiro del Qatar, cresce il pressing per una nuova tregua Israele-Hamas

Il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin a Tel Aviv: la Casa Bianca chiede allo Stato ebraico di ridurre presto l’intensità dell’offensiva

Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato nuovamente nelle scorse ore il primo ministro del Qatar, lo Sceicco Mohammed Al Thani, insieme al direttore della Cia William J. Burns. L’incontro si sarebbe svolto a Varsavia, in Polonia, secondo quanto riporta Haaretz, e fa seguito quello avuto venerdì da Barnea e a Al Thani, secondo il Wall Street Journal ad Oslo. È la testimonianza del ritmo crescente dei nuovi conciliaboli diplomatici per arrivare a una seconda tregua umanitaria a Gaza, dopo quella di una settimana tra il 24 e il 30 novembre che ha consentito la liberazione di 110 ostaggi israeliani in cambio del rilascio di un numero triplo di detenuti palestinesi. Dopo la rottura della fragile intesa con Hamas, Israele ha ripreso la sua intensa campagna di bombardamenti e incursioni nella Striscia, allargando il raggio delle sue operazioni anche nella zona sud attorno a Khan Yunis. Ma il numero eccezionale di vittime e feriti (quasi 19mila e oltre 50mila rispettivamente, secondo fonti palestinesi) e una serie di drammatiche uccisioni di innocenti – tra cui tre ostaggi israeliani e una madre e una bambina in una chiesa – stanno spingendo gli alleati di Israele a premere sempre più esplicitamente per una nuova tregua. Dopo la visita del consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, oggi è a Tel Aviv il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin. Le conversazioni che avrà coi vertici dello Stato ebraico, ha fatto filtrare la Casa Bianca, si concentreranno sulla necessità di «de-scalare» presto l’operazione militare verso una fase 2 più mirata e meno intensa. Ieri intanto a unirsi al coro di richieste internazionali di un cessato il fuoco «immediato» è stata la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, dopo la morte di un funzionario del ministero degli Esteri di Parigi sotto il fuoco dei bombardamenti su Gaza. Mentre di cessate il fuoco parlano apertamente ora anche Regno Unito e Germania, due stretti alleati di Israele, pur sottolineando che questo dovrà essere «sostenibile».


Usa, Austin: «Occuparsi degli aiuti umanitari, forniremo a Israele equipaggiamento»

Il Segretario alla difesa Usa Austin ha fatto presente, nei suoi incontri, ad Israele che per sconfiggere Hamas non può ignorare le emergenze umanitarie. «Occorre occuparsi delle necessità più urgenti. Dobbiamo far sì che quantità maggior di aiuti umanitari siano inoltrate ai 2 milioni di sfollati a Gaza». «Questi aiuti – ha aggiunto – devono essere distribuiti in una maniera migliore». Austin ha quindi espresso apprezzamento per nuove misure adottate negli ultimi giorni da Tel Aviv, come per esempio l’apertura del valico israeliano di Kerem Shalom. «Continueremo a fornire ad Israele l’equipaggiamento necessario, inclusi munizioni di importanza cruciale, veicoli tattici e sistemi di difesa aerea. E appoggeremo lo sforzo di Israele di liberare gli ostaggi», ha poi dichiarato Austin.


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