Vin Diesel accusato di violenze sessuali da una ex assistente, il caso sul set di Fast & Furious

L’azione legale è stata presentata sulla base di una legge della California che permette alle presunte vittime di far causa per reati sessuali avvenuti dopo il 2009

Vin Diesel è stato accusato di violenze sessuali da un’ex assistente. A darne notizia è Vanity Fair Usa. Il presunto abuso sarebbe avvenuto durante le riprese del film Fast & Furious 5 in Georgia, nel 2010. Asta Jonasson, questo il nome della collaboratrice dell’attore, ha raccontato di esser stata assunta dallo studio di produzione One Race e che Diesel le «afferrò i polsi, la buttò sul letto e la violentò sessualmente in una stanza d’albergo ad Atlanta». Qualche ora dopo, Samantha Vincent, sorella di Diesel che era presidente della società, ha chiamato Jonasson per interrompere il suo rapporto di lavoro dopo meno di due settimane. L’ex assistente sostiene di essere stata licenziata «perché non era più utile: Vin Diesel l’aveva usata per soddisfare i suoi desideri e la giovane aveva resistito alle sue aggressioni sessuali», si legge nella causa citata dal giornale americano. Oltre alla violenza sessuale, nella causa viene denunciata la discriminazione sulla base del sesso e genere, lo stress emotivo subito, l’ambiente di lavoro ostile, il licenziamento illegittimo e la ritorsione. L’ex collaboratrice, che afferma di dover fare i conti con «l’umiliazione, il dolore e l’angoscia», accusa inoltre Diesel e la sua produzione di un tentativo di insabbiamento. L’azione legale è stata presentata sulla base di una legge della California che permette alle vittime di far causa per reati di sesso avvenuti dopo il 2009.


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